La sfida elettorale tra Paolo Villaggio e il ragionier Filini, Gigi Reder, alle politiche ’87

05/07/2017 di Andrea Mollica

Paolo Villaggio e Gigi Reder sono stati due grandi attori, colleghi e amici, indimenticabili protagonisti di una delle coppie più memorabili del cinema italiano, il ragionier Renzo, o Silvio, Filini. Paolo Villaggio è scomparso lunedì 3 luglio del 2017, diciannove anni dopo la morte di Gigi Reder, nome d’arte di Luigi Schroeder.  Nell’ottobre del 1998 Paolo Villaggio aveva dedicato parole molto commoventi verso il suo amico appena deceduto, riferite all’agenzia Adnkronos. «Con Gigi Reder se ne va una parte importante di me. E’ come se fosse morta un parte della mia vita, con me aveva fatto una sessantina di film. Nella vita di tutti i giorni non ci vedevamo spesso ma quando c’era un mio film che partiva, lui era sempre puntuale all’appuntamento. Mi rendo conto che per il grande pubblico Reder era ormai diventato Filini: ma bisogna ricordare che la sua carriera è andata molto oltre Filini. Era un attore straordinario, preziosissimo per molti grandi registi». Un episodio poco conosciuto della vita di questi grandi attori, amici sul set come nella vita e unita da sentimenti reciproci di grande stima, è la loro sfida elettorale alle politiche del 1987.

LO SCONTRO ALLE POLITICHE 1987 TRA PAOLO VILLAGGIO E GIGI REDER

Paolo Villaggio si era infatti candidato alla Camera dei Deputati nelle liste di Democrazia proletaria, formazione di estrema sinistra. Villaggio era uno storico elettore del PCI, partito di cui era iscritto, ma per far un favore a un suo amico avvocato aveva scelto di correre per DP. L’attore era arrivato secondo per pochissime preferenze nel collegio di Roma-Viterbo in cui aveva corso, ottenendo 7997 voti personali, e mancando l’elezione per soli sei. In quel collegio era scattato il seggio per Democrazia proletaria in favore di Franco Russo.

LA CANDIDATURA DI PAOLO VILLAGGIO CON DEMOCRAZIA PROLETARIA

Nel 1987 anche Gigi Reder aveva partecipato alle elezioni politiche, anche se non direttamente. L’attore era stato infatti protagonista di uno spot per il Partito socialista democratico italiano, PSDI, piuttosto raro per l’epoca. Gigi Reder infatti aveva recitato se stesso, mentre spiegava i motivi validi per votare per l’alternativa riformista rappresentata dallo PSDI. La formazione, scomparsa nel 1998, è stata fondata dal futuro presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, quando era uscito dai socialisti ancora alleati con l’Unione Sovietica. Villaggio e Reder, almeno nel 1987, erano dunque agli opposti della sinistra: l’attore che interpretava Fantozzi era candidato con una formazione di estrema sinistra, mentre il suo collega Filini era invece sostenitore di un partito centrista.

LO SPOT DI GIGI REDER A FAVORE DELLO PSDI

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