Emissioni inquinanti da una fabbrica: «I 14enni di Vicenza hanno il veleno nel sangue»

È allarme inquinamento ambientale in Veneto. Le fabbriche di Pfas, impermeabilizzanti per piumini, smartphone e padelle antiaderenti, proprietarie della Miteni, avrebbero emesso dei fumi tossici che hanno – di fatto – avvelenato la popolazione. In queste settimane, infatti, sono stati resi noti i controlli clinici avviati a gennaio 2017 sui residenti a Trissino, in provincia di Vicenza: riguardano ragazzi di 14 anni e, in diversi casi, sono state trovate nel sangue tracce di Pfas (e Pfoa), in quantità assolutamente rilevanti, da 70 fino a 300 nanogrammi per grammo.

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VELENO TRISSINO, LA REAZIONE DI ZAIA

Un rischio incredibile per la popolazione che ha spinto il presidente della regione Veneto Luca Zaia a prendere provvedimenti, specialmente dopo che il ministero della Salute  ha respinto la proposta di realizzare una direttiva nazionale per monitorare l’inquinamento ambientale nelle fabbriche di tutta Italia (ritenendo che il problema riguardi soltanto alcune province venete). «In piena autonomia – ha detto Zaia – procederemo a una drastica riduzione dei limiti dei Pfas che possono essere presenti nelle acque delle rete idrica».

Ma, in realtà – secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica – ci sono altri territori italiani che presentano lo stesso problema, dalla provincia di Pisa a quella di Ferrara, passando per la Lombardia. Intanto, in Veneto, la battaglia prosegue con operai e famiglie hanno manifestato insieme davanti alle fabbriche di Pfas: ai ragazzi a cui è stato rilevato il veleno nell’organismo è stata offerta una terapia mai sperimentata prima, la plasmaferesi, una sorta di pulizia del sangue.

VELENO TRISSINO, IL REPORT DI GREENPEACE

«Bloccate tutte le fonti di inquinamento da Pfas» – ha chiesto Greenpeace, che da diverso tempo sta elaborando una serie di dossier per verificare anche la fonte degli investimenti che hanno portato alcune industrie che fabbricano questo materiale a produrre in Veneto. In diversi casi, i risultati di queste ricerche, hanno offerto un quadro – almeno dal punto di vista finanziario – decisamente poco chiaro.

FOTO: ANSA/ GREENPEACE ITALY PRESS OFFICE

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