Valentino Rossi: «Marquez mi ha fregato: è un traditore»

Valentino Rossi è un giovanotto di 37 anni che ha ancora grinta da vendere. Non potrebbe essere altrimenti: l’ultimo Mondiale ha lasciato un segno indelebile, una cicatrice così netta da risvegliare l’orgoglio di chiunque. Figuriamoci quella di un 9 volte campione abituato a lottare sui centesimi di secondo. Il Dottore torna a parlare a 138 giorni di distanza dal gran premio di Malesia e da quel contatto con Marc Marquez entrato nella storia dello sport contemporaneo: a leggere l’intervista rilasciata oggi a Paolo Ianieri della Gazzetta dello Sport i veleni e le polemiche sono tutt’altro che un ricordo.

LEGGI > Europei 2016, calendario, gironi, tabellone, date e orari

Valentino Rossi parla a 360 gradi, dalle nuove sfide con la 21esima stagione iridata che sta per partire alla promessa di smettere solo a 39 anni e salire in sella alle automobili. Un sogno mai troppo taciuto:

Per me le moto sono sempre state un grandissimo divertimento, non le ho mai odiate. […] Sono abbastanza convinto di continuare un paio di anni e Yamaha anche. Poi basta anche perché mi vengono i capelli bianchi. Però a 39 anni potrò correrne una decina in auto, fare le gare più affascinanti. La 24 Ore di Le Mans. O la Dakar

Ma il succo dell’intervista è la voglia di rivalsa. Vendetta, a voler essere più netti. Con Marquez è ancora duello senza esclusioni di colpi:

«Dopo quello che è successo non ci potrà mai più essere un rapporto personale tra noi due. Neanche minimo. Ma dovremo essere avversari in pista, per qualche anno spero, e lì tutti e due dovremo portarci rispetto. Quello sarà importante»

Il ricordo di quel body check e di quella squalifica è nitido. E la sfida è ufficialmente riaperta:

«Mi sono fatto fregare da Marquez. Lui mi ha veramente tradito. È arrivato dicendo che era mio tifoso, ma erano tutte cagate. Io ci avevo quasi creduto, ero pronto ad avere una rivalità matura, dando il 100% in pista, ma poi fuori comportandoti alla stessa maniera. Ma da parte sua era tutta una bugia. Ad Assen ho capito che faceva il mio amico solo se mi batteva. Troppo facile così»

Photocredit copertina Mirco Lazzari gp/Getty Images

Share this article