Unioni civili: il sondaggio M5S che spiega il dietrofront di Grillo

08/02/2016 di Redazione

Nel dietrofront di Grillo sulle unioni civili ci sarebbe un politologo, un sondaggio M5S e un incontro con Luigi Di Maio avvenuto lo scorso anno.

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È in un incontro della fine dello scorso anno la chiave per comprendere il voltafaccia di Grillo e Casaleggio sulle unioni civili. Luigi Di Maio chiede un colloquio al professor Roberto D’Alimonte con il quale è già in buoni rapporti. Vuole avere lumi su ciò che l’accademico della Luiss ha scritto a proposito dell’elettorato 5stelle, ovvero che è il più trasversale ma che, secondo i diagrammi di Venn (un insieme che ne racchiude altri), si sovrappone in particolare all’opinione pubblica di destra. E vale anche per le coppie gay che sono il primo grande passaggi parlamentare del nuovo anno.
Per D’Alimonte il Movimento è una piramide che ha al vertice Grillo, Casaleggio e il direttorio, a metà strada i militanti e alla base gli elettori sia effettivi che potenziali. «Militanti ed elettori sono molto diversi. I secondi sicuramente non si riconoscerebbero nella protesta web dei militanti per la scelta di Grillo». Di Maio riferisce a Gianroberto Casaleggio i risultati del suo incontro con D’Alimonte ed è così che matura la scelta della libertà di coscienza e il sostanziale no al disegno di legge Cirinnà, anche al prezzo di una sollevazione tra i parlamentari e di una manifesta incoerenza con le dichiarazioni di queste settimane. Non è un caso dunque che i “portavoce” favorevoli ai diritti delle coppie gay, oggi puntino il dito contro Di Maio, il delfino designato da Casaleggio.

(in copertina foto ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

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