Unioni civili e nozze gay, Marchini risponde alle polemiche: «Io mai stato omofobo»

11/05/2016 di Redazione

Alfio Marchini risponde alle polemiche che si sono sollevate dopo le sue dichiarazioni sulle unioni civili affermando di non essere mai stato omofobo. Ieri il candidato a sindaco di Roma sostenuto da Forza Italia e Area Popolare ha detto che non celebrerebbe mai le nozze gay. «Chi può pensare che io abbia una cultura omofoba – ha poi precisato – non mi conosce affatto. E non troverà mai un mio solo atto o una mia frase che possa avvalorare questa tesi». Lo racconta Ernesto Menicucci sul Corriere della Sera:

È ormai sera quando Alfio Marchini, candidato sindaco di Roma sostenuto anche da un pezzo del centrodestra, chiarisce il suo pensiero, per mettere a tacere le polemiche che lo hanno inseguito tutto il giorno.
«Galeotta» fu la frase del mattino: «Non ho nulla contro il riconoscimento dei diritti civili, ma non è compito del sindaco fare queste cose per cui non celebrerò unioni gay se dovessi vincere le elezioni». Quanto basta a scatenare il centrosinistra, che lo attacca a tutto campo.
Tanto che, nel corso della giornata, Marchini smussa, precisa, argomenta. Alla fine, andando via dall’hotel Ergife, dove lo stesso Berlusconi ha «lanciato» la campagna romana, l’imprenditore precisa: «Le leggi si rispettano, senza ombra di dubbio». E, in privato, coi suoi collaboratori e con altri esponenti politici, ha ulteriormente spiegato: «Ma figuratevi se sono contro i diritti degli omosessuali. Ho solo detto che non celebrerei i matrimoni, e non farei come fece Marino». Cioè non si piazzerebbe in una sala del Comune, registro alla mano, con la fascia tricolore sul petto, per «registrare» quelle unioni.

(Foto di copertina: ANSA / ANGELO CARCONI)

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