Umberto Bossi frena Salvini: «Questa Lega rischia di finire, e io non posso esserne contento»

12/03/2017 di Redazione

Mentre Salvini ieri parlava a Napoli in un città messa a ferro e fuoco dagli antagonisti Umberto Bossi prendeva le distanze dal brillante leader del Carroccio. Il fondatore della Lega ha accettato l’invito dei suoi sostenitori per un pranzo, a Pontida. Un pranzo raccontato sul Corriere della Sera:

Indipendentisti? Quasi tutti. Arrivano fingendo di parlare in napoletano («Venimm da Fuorigrotta»), qualcuno si augura che «ci pensi il Vesuvio», tante le magliette con il Sole delle Alpi. Bossi, però, non è di umore scintillante. Parla al chiuso, in una sala riservata del ristorante La Marina, accolto dal triplice vecchio grido: «Padania… libera».
«Il problema — dice — è che la Lega è nata per la libertà del Nord. Ma questa Lega rischia di finire, e io non posso esserne contento».
I fan glielo chiedono a gran voce: «Torna, Umberto». Ma lui scuote la testa, amaro: «Ho dovuto mollare. Proprio per non fare del male alla Lega. Se proprio la Lega deve finire, che almeno vivano le nostre idee…».

«Ci sono le regole e ci vuole un congresso – ha spiegato Bossi – Tutti, all’ultimo congresso, avete votato qualcun altro. Però, oggi soltanto Salvini può indire il congresso. Non credo proprio che lo farà per cambiare se stesso».

(Matteo Salvini e Umberto Bossi (D) alla Festa dei Popoli Padani a Crissolo (Cuneo), in una immagine del 13 settembre 2014. ANSA/ANDREA NEGRO)

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