Umberto Bossi condannato per vilipendio all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Il presidente della Lega Nord Umberto Bossi è stato condannato dal tribunale di Bergamo ad un anno e 6 mesi di reclusione per vilipendio del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio dei ministri. I fatti si riferiscono al 29 dicembre 2011, quando Bossi, alla festa “Be’rghem frecc” di Albino attaccò dal palco Giorgio Napolitano e Mario Monti.

Il fondatore del Carroccio è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali, mentre la Corte ha respinto la richiesta del pm di aggravante con fini di discriminazione etnica. Non sono state prese in considerazioni neanche le eccezioni di costituzionalità sollevate dalla difesa.

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UMBERTO BOSSI CONDANNATO: LE CORNA A MONTI E NAPOLITANO

– In un comizio ad Albino il 29 dicembre 2011, Bossi si era espresso in toni molto pesanti sia contro Napolitano che contro Mario Monti. Facendo il gesto delle corna aveva detto “Mandiamo un saluto al presidente della Repubblica”, e poi: “Napolitano, Napolitano, nomen omen, terun”. E quando il pubblico aveva scandito dei “vaffa” nei confronti del premier tecnico aveva risposto: “Magari gli piace anche”. La diffusione del video aveva fatto scatenare un centinaio di denunce partite da tutta Italia e arrivate al tribunale di Bergamo. Oggi è arrivata la condanna di primo grado a un anno e sei mesi, decisa dal Collegio presieduto dal giudice Antonella Bertoja.

UMBERTO BOSSI CONDANNATO: MARONI SOLIDALE

Dopo la notizia della sentenza arriva la solidarietà da parte di diversi esponenti della Lega Nord. In primis dal segretario Roberto Maroni che twitta:

(Photocredit: Ansa)

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