Omicidio Luca Varani: «Marc Prato aveva smesso di prendere le medicine»

14/03/2016 di Redazione

Omicidio Luca Varani. Ogni giorno che passa si scopre qualcosa in più sull’abisso che ha abbracciato gli assassini di Luca Varani, Marc Prato e Manuel Foffo, protagonisti di un festino infinito culminato con l’omicidio. Oggi su Il Messaggero in edicola si scopre che Marc Prato aveva smesso da 5 giorni di prendere il farmaco che gli era stato prescritto per i disturbi bipolari di cui evidentemente soffriva. E lo aveva fatto senza chiedere al medico da cui era in cura per la psiche sofferente.

I MEDICINALI DI MARC PRATO

Ecco cosa racconta Il Messaggero

Lo ha fatto sapendo che avrebbe potuto causargli chissà quale scompenso emotivo: Marco Prato assumeva un farmaco per i disturbi bipolari e del comportamento ormai da molti anni. Ma cinque giorni prima del delitto lo ha sospeso autonomamente, senza che il suo medico lo sapesse. Gli era stato dato da quando era in cura per la psiche sofferente, per la sua tendenza a spingersi oltre i limiti. E quando è stato ricoverato, dopo aver ingerito cinque flaconi di Minias nel tentativo di uccidersi, ne ha parlato alla psichiatra che lo ha visitato all’ospedale Pertini.

Come è noto, non era il primo tentativo di suicidio per Marc Prato

Non era la prima volta che il pr aveva cercato di suicidarsi. Spesso precipitava nel malessere e il farmaco gli era stato dato proprio per contenere la sua tendenza all’impulsività. «Vado sempre in giro con gente assurda e in posti diversi quando devo farmi di cocaina – ha cercato di motivare le sue scelte davanti al medico – E comunque ho potuto fare il mio lavoro con successo per la mia grande qualità: la seduzione». «Io sono per gli eccessi e quando si supera il limite lo si fa perbene».

Dal 2 al 6 marzo, insieme a Manuel Foffo, Marc Prato ha superato il limite estremo. Quello da cui indietro non si torna

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