Tutta la storia dell’Errore 451 (e cosa significa)

02/01/2016 di Redazione

L’internet Engineering Task Force, l’organismo internazionale responsabile degli standard tecnologici della rete, ha da poco approvato un nuovo codice di protocollo http. Si chiama “Errore 451” ed è quel messaggio che appare quando si cerca di visitare una pagina web che è stata censurata.

ERRORE 451

Il nome dell’Errore 451 è stato tratto dal libro di Ray Bradbury Fahrenheit 451, a cui François Truffaut si ispirò per l’omonimo film. Si descrive una società distopica in cui il possesso e la lettura dei libri sono vietati. 451 sono infatti i gradi Fahrenheit a cui brucia la carta, mezzo principale dell’informazione dell’epoca. Ovviamente Bradbury si riferiva alla temperatura di autoignizione dei libri, cioè quella che deve raggiungere l’atmosfera perché un libro prenda fuoco da solo.

IL MOTIVO

Mark Nottingham, presidente dell’IETF HTTP Working Group spiega: “Da quando il controllo su Internet è diventato più visibile e prevalente, ci è giunta voce che i responsabili dei siti avrebbero gradito l’opportunità di fare questa distinzione. Ancora più importante: i membri della comunità volevano avere la capacità di scoprire i casi di censura in modo automatico”.

IL REPORT DI FREEDOM HOUSE

“Non si tratta di un’esigenza di poco conto”, scrive Rosita Rijtano su Repubblica

Se si pensa che, secondo il report stilato dall’organizzazione non governativa Freedom House, nel 2015 la libertà online è diminuita in tutto il mondo per il quinto anno consecutivo. Sui 65 governi presi in esame sono stati ben 42 quelli che hanno chiesto alle compagnie private o agli utenti internet di limitare, o cancellare, i contenuti sul web per ragioni politiche, religiose e sociali. Contro i 37 dell’anno precedente. Si è alzato anche il livello di sorveglianza e in molti hanno provato a limitare o proibire strumenti che proteggono la privacy, ad esempio la crittografia. Il declino maggiore?

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