Turchia, il colpo di stato è fallito. Erdogan a Istanbul: «I golpisti pagheranno duramente». Bilancio pesante: 265 morti, 1.440 feriti, 2.839 militari arrestati, 2.745 giudici rimossi

16/07/2016 di Boris Sollazzo

GOLPE IN TURCHIA, COLPO DI STATO DEI MILITARI

 

ore 19.04 –   Il presidente americano, Barack Obama, invita ”tutte le parti ad agire nel rispetto della legge ed evitare azioni che potrebbero tradursi in ulteriore violenza e instabilita”’.

ore 18.58 –  Il premier turco Binali Yildirim ha riferito un bilancio di 265 morti e 1.440 feriti dopo il tentativo di golpe. Parlando da Ankara, dopo essere intervenuto in Parlamento, il primo ministro ha affermato che sono stati arrestati 2.839 militari.

ore 18.00 –  Il giudice della Corte costituzionale turca Alparslan Altan è stato arrestato nell’ambito del giro di vite del governo contro i sospetti sostenitori dell’imam e magnate Fethullah Gulen, che l’esecutivo di Ankara accusa di aver organizzato il golpe fallito in Turchia.

ore 17.54 – “Ora è indispensabile che la Turchia ritrovi stabilità, che non si alimenti ulteriormente una spirale pericolosa di violenza, che va fermata”. Lo dice Federica Mogherini in un’intervista alle agenzie italiane ANSA e AGI sulla via di ritorno dal vertice di Ulan Bator. “Alla Turchia di oggi – continua – chiediamo rispetto della legge, dello stato di diritto e confronto democratico che sono principi inderogabili e irrinunciabili” ed “anche il modo migliore per affrontare le difficoltà che la Turchia vive”

ore 17.53 – Gli otto militari golpisti turchi fuggiti in Grecia dopo il colpo di stato saranno estradati. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu dopo aver parlato con il collega greco Nikos Kotzias.

ore 17.20 – L’attività alla base militare di Incirlik è stata al momento sospesa. Il governo turco ha chiuso lo spazio aereo ai velivoli militari. I funzionari americani sono al lavoro con quelli turchi per una ripresa delle attività. Lo afferma Peter Cook, il portavoce del Dipartimento della Difesa.

ore 17.00Manifestazioni in piazza. Diverse migliaia di persone sono attese nelle zona più simboliche di Istanbul e Ankara per manifestare a sostegno del premier e del governo. «Scendere in strada anche stasera», a sostegno del presidente Recep Tayyip Erdogan e per festeggiare la «vittoria della democrazia» contro i militari golpisti. È l’invito lanciato dal governo alla popolazione turca dopo il fallito colpo di stato nel Paese.

ore 16.57Riunione di Obama sulla Turchia. Come fa sapere la Casa Bianca Iil presidente americano, Barack Obama, convoca la sua squadra per la sicurezza nazionale e per gli affari esteri per discutere della Turchia.

ore 15.50Bilancio delle vittime sempre più drammatico: 265 morti. Il bilancio delle persone uccise, ferite o arrestate nel fallito colpo di Stato in Turchia si aggrava. Stando ai dati forniti in conferenza stampa dal primo ministro Binali Yildirim e riportati da Al Jazeera, sono 161 i morti tra i civili e le forze governative, 104 i morti fra i golpisti, 1.140 i feriti e 2.839 i militari arrestati, anche se il numero di arresti è destinato a crescere. Sono inoltre 2.745 i giudici rimossi dall’incarico dall’Alto Consiglio. La Turkish Airlines ha cancellato finora 925 voli nazionali e internazionali.

ore 15.48Sollevati dall’incarico 2.745 giudici. Stando a quanto riferito dall’agenzia Anadolu, il massimo organismo turco di controllo dei magistrati e procuratori ha sollevato dall’incarico 2.745 giudici in tutta la Turchia. La decisione è stata presa in una riunione di emergenza dell’Alto consiglio di giudici e procuratori, questa mattina. La riunione aveva lo scopo di adottare misure disciplinari contro i giudici sospettati di avere collegamenti col religioso musulmano Gulen che vive in Usa ed è stato accusato di aver ispirato il fallito golpe

ore 15.45Da Kerry richiesta di prove. Il segretario di Stato Usa John Kerry ha chiesto alla Turchia di consegnare le prove sul fatto che l’ex imam Fethullah Gulen, che vive in esilio in America, sia dietro al golpe fallito, così come sostenuto da Ankara. Inoltre, ha aggiunto Kerry, gli Stati Uniti non hanno ricevuto alcuna richiesta di estradizione per Gulen.

ore 11.08 Nuovo bilancio delle vittime: 200 morti. Cresce il numero di vittime: 200. Alcune sarebbero state schiacciate, nella notte, dai carri armati. Molti poliziotti deceduti difendendo Erdogan.

ore 10.26Bilancio delle vittime provvisorio: 90 morti. Il bilancio della serata golpista (fallita) è pesante: 90 morti, 1100 feriti, 1500 militari arrestati.

Golpe sventato, ma la guerra civile no. Ecco perché Erdogan chiede al popolo, ai suoi milioni di sostenitori, di agire per il bene della Nazione. Ci sono ancora focolai di rivolta in varie città. Ma il colpo di stato, a ora, è fallito. Di sicuro Erdogan ora, con questo colpo di stato, potrà prendersi quelle libertà (e toglierle ai suoi cittadini) che ha sempre sognato: leggi speciali, punizioni esemplari, repressione ora saranno persino giustificate. Si apre un’era, in quell’area, drammatica. Il presidente ha confermato che poco dopo la sua partenza e messa in sicurezza (con un protocollo simile a quello del Presidente degli Stati Uniti, ovvero in volo senza destinazione) è stata bombardata la casa sulla costa in cui alloggiava. I golpisti, dunque, volevano ucciderlo.

03.28 – «Io in questo momento sto con il mio popolo, non me ne sto andando».

03.23 – «Lancio un appello a tutti i militari. Lottate, voi che rispettate questa Nazione e i suoi valori, contro chi non lo fa. Ora che sapete chi di voi non lotta per la vostra causa, che non rispettavano la catena di comando, voi, figli nostri, i nostri soldati, dovete rispondere ai nostri comuni nemici. Le armi ve le ha consegnate la nostra Nazione, non potete puntarle verso di lei».

03.19 – Parla Erdogan. “All’interno delle Forze armate purtroppo c’è un gruppo di militari che non hanno digerito l’unità e la solidarietà della nostra nazione e che si sono costituiti in uno stato parallelo, e ciò succede da 40 anni. Ma è un movimento di tradimento, di golpisti e tutti i responsabili pagheranno duramente. Questo paese ha un governo legittimato dai voti del nostro popolo, ma le persone che non hanno a cuore i valori democratici hanno cercato altri mezzi per combatterci. Noi abbiamo messo cuore, volontà e impegno al massimo per portare avanti il paese e questo tentativo di colpo di stato è una grazia, perché potremo ripulire il sistema da queste perone”.

03.14 – Prime immagini e video di Erdogan a Istanbul. Turchia colpo di stato dei militari golpe Istanbul

03.10 – Erdogan, passando attraverso la folla ha detto “che i colpevoli del golpe pagheranno duramente”.

03.03 – Erdogan avrebbe salutato la folla.

03.00 – Erdogan annuncia una pronta e forte risposta, come detta la nostra Costituzione e del potere giudiziario. “Come presidente assicuro che il potere è nelle mani della nazione”. Ma chiede che si resista al caos nelle altre città.

02.54 – La polizia avrebbe arrestato un colonnello golpista. La folla che sta attendendo Erdogan al bivio per l’aeroporto Ataturk è davvero notevole.

02.49 – Colpo di coda dei militari che occupano la Cnn Turchia (che aveva ricevuto il Facetime di Erdogan) prendendo in ostaggio redazione, giornalisti e cameraman. Trasmissioni interrotte. Erdogan ancora non si è fatto vedere.

02.47 – Gli appelli governativi alla resistenza in ogni città e in ogni piazza continuano. Il golpe è fallito, ma la guerra civile non è ancora scongiurata.

02.30 – Alla tv sta intervenendo il direttore generale della sicurezza turca. Il golpe è fallito. E’ durato solo 4 ore.

02.27 – Ad Ankara sarebbe stato abbattuto un elicottero.

02.25 – Il ministro della Difesa “Erdogan sta atterrando a Istanbul”

02.20 – Erdogan starebbe atterrando a Istanbul secondo la Cnn. Il colpo di stato può dichiararsi a un passo dal fallimento.

02.15 – Un aereo governativo, secondo Flight Radar, si sarebbe alzato in volo due ore fa e avrebbe girato a lungo su se stesso per poi tornare verso Istanbul.

02.11 – Un’immagine eloquente: civili prendono possesso di un carro armato. L’esercito sembra avere chiaramente l’ordine di non sparare. La tv pubblica sarebbe di nuovo in funzione, riconquistata da una truppa lealista. Militari in rotta?

02.06 – Anche il premier Binali Yldrim parla di “situazione sotto controllo”

01.53 – Sembra cambiare il segno di questo golpe. Il ministro dell’interno Efkan Ala ad Al-Jazeera ha dichiarato ”Il tentativo di golpe è fallito”. L’ufficiale Muharrem Kose, secondo quanto riporta l’agenzia turca Anadolu, sarebbe stato inoltre identificato come il regista del tentativo di colpo di Stato in atto in queste ore. Kose era stato rimosso nel marzo scorso dallo staff dello Stato maggiore turco

01.51 – Un ordigno è stato lanciato contro la sede del parlamento turco ad Ankara. La notizia, riportata dall’agenzia statale Anadolu, viene confermata anche da alcuni deputati presenti all’interno nella struttura

01.48 – Segnale preoccupante per i golpisti: dei poliziotti, che dovrebbero essere fedeli ad Erdogan, hanno arrestato dei giovani soldati. Sarebbero 13 e provavano a entrare nel palazzo di Erdogan.

01.38 – Spari anche a Istanbul, molte le ambulanze in centro

01.34 – Dopo ore di silenzio assordante, arrivano le prime dichiarazioni del segretario generale della Nato che definisce “la Turchia un valido alleato, sosteniamo la democrazia e le istituzioni”. Nessuna parola su Erdogan, pur essendo un capo eletto di un paese membro dell’Alleanza Atlantica.

01.19 – Centinaia di manifestanti pro Erdogan nelle piazze, il golpe sembra scricchiolare. Piuttosto assomiglia a quello contro Gorbaciov.

01.15 – Prudente la posizione ufficiale degli Usa. “Sosteniamo il governo eletto” è la dichiarazione, ma Obama aggiunge “evitare spargimenti di sangue”, frase più ambigua.

01.13 – Si sarebbe udita un’esplosione nei pressi della tv di stato. Dei tank avrebbero aperto il fuoco sul Parlamento.

01.11 – Grottesco, ormai, il racconto del destino di Erdogan. C’è chi lo dà verso Amsterdam.

01.09 – La polizia starebbe armando i civili. Se fosse vero, il dissenso potrebbe portare a molte perdite.

01.05 – Ormai il volo di Erdogan sta diventando una bufala volante: c’è chi lo dà di ritorno a Istanbul. Praticamente ha fatto una gita.

00.59 – Il collega Antonio Ferrari, su Sky Tg 24, sostiene che da sue fonti interne arrivano notizie su un Erdogan ancora in Turchia e che domani potrebbe prodursi in un clamoroso colpo di coda.

00.57 – Le principali forze di opposizione laiche della Turchia si sono schierate contro il tentativo di golpe in atto da parte del sedicente Consiglio per la Pace e la Democrazia, istituito da militari ribelli. Attraverso il proprio segretario, Kemal Kilicdaroglu, i socialdemocratici del Chp hanno dichiarato infatti che il Paese “ha già sofferto troppo per i colpi di stato”. A sua volta Devlet Bahceli, ex vice premier e segretario generale dei nazionalisti dell’Mhp, ha espresso telefonicamente il proprio sostegno al primo ministro Binali Yildirim. Frattanto uno dei generali dell’Esercito piu’ alti in grado, Umit Dundar, ha liquidato gli insorti come “una minoranza che non rappresenta” le Forze Armate turche. Queste ultime da sempre si considerano custodi del secolarismo in patria. Il presidente Recep Tayyp Erdogan guida invece il filo-islamista Akp, il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo

00.54 – Feriti ad Ankara durante proteste. Molti Muezzin spingono le persone ad andare in piazza.

00.47 – Ora non ci sono notizie di Erdogan. Di sicuro i golpisti ne hanno favorito la fuga.

00.43 – Fonti del governo smentiscono il paventato, da voci incontrollate, arrivo di Erdogan a Ciampino.

00.38 – Il capo della Marina turca si dichiara non allineato ai golpisti, ma dalla parte del governo. Prime fratture nelle forze armate?

00.32 – Pazzesco. Berlino avrebbe rifiutato definitivamente Erdogan. E lui starebbe provando a chiedere asilo alla Gran Bretagna. Che prova per Theresa May appena insidiato e per il ministro degli Esteri Boris Johnson, che gli dedicò un limerick (un componimento poetico surreale) al vetriolo, in cui gli diede del “segaiolo”.

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00.27 – Roberta Pinotti, Ministro della Difesa italiano, ribadisce l’invito agli italiani a Istanbul di non scendere in strada.

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00.17 – Un attacco aereo sarebbe stato sferrato contro la sede principale dell’intelligence turca, anch’essa leale a Erdogan.

00.13 – Vicepremier, premier e presidente Erdogan dichiarano ill. governo ancora in carica. Le sparatorie aumentano: si spara sul palazzo pressidenziale, pare, all’aeroporto Ataturk e vi sarebbero numerosi scontri a fuoco tra la polizia, fedele a Erdogan, e l’esercito. Le macchine occupano i ponti per scappare da Istanbul.

00.11 – Spari contro la folla, sembra, sul ponte del Bosforo. Potrebbero essere sostenitori di Erdogan, il che paventerebbe una guerra civile. C’è una sparatoria anche all’aeroporto di Istanbul.

00.03 – Erdogan a Cnn Turkey ha accusato apertamente il predicatore Fetullah Gulen di essere dietro al golpe. “Non permetteremo che questa ribellione si allarghi,” ha giurato Erdogan, come riporta Agi, invitando la popolazione a dare prova di unita’ “per difendere la democrazia nelle piazze e negli aeroporti”. Frattanto il ministro della Giustizia, Bekir Bozdag, ha dichiarato che la Procura di Ankara ha aperto un’indagine a carico degli autori del presunto golpe. Infine ha sottolineato Erdogan “il golpe fallirà e io tornerò ad Ankara”. “Gli insorti”, ha proseguito Erdogan, “riceveranno la risposta della Nazione, e per aver agito contro di essa pagheranno un prezzo elevato. Non lasceremo loro campo libero”. Ha anche espresso perplessità sul reale arresto del comandante di stato maggiore interforze, alludendo a un suo coinvolgimento nel golpe.

23.58 – Secondo l’Ansa “gli attache’ militari delle ambasciate turche in tutto il mondo hanno ricevuto, circa mezz’ora prima che in Turchia scattassero i movimenti del golpe, un messaggio che li avvertiva che i militari avrebbero preso il potere. Lo riferiscono qualificate fonti diplomatiche europee, specificando che “questo e’ il segnale che si tratta di una operazione gestita dai massimi livelli delle forze armate”

23.54 – La Germania avrebbe negato l’autorizzazione all’atterraggio all’aereo di Erdogan. A dirlo è la tv americana citando fonti segrete dell’intelligence statunitense. Un’indicazione politica: se anche non fosse vero (molti danno l’ex presidente appena deposto ancora in Turchia) sarebbe un segnale di come gli Stati Uniti vedano con favore il golpe. Peraltro, cosa curiosa e forse non casuale, Kerry in questo momento è in Russia.

23.46 – Alcune fonti ex governative dicono che Erdogan potrebbe riparare in Germania. Ma ora non sarebbe in viaggio verso l’aeroporto di Ankara, ma nella sua casa privata a Istanbul. Dalla sua parte sarebbero rimaste solo le forze armate legate alla polizia del Ministero dell’Interno e i servizi segreti.

23.44 – Il premier Yldirim a parole reagisce con durezza “Risponderemo alla forza con la forza”

23.37 – Nel suo intervento alla Cnn turca, Erdogan ha dichiarato “sono ancora il comandante in capo” e ha aggiunto facendo appello al popolo, “resistete a questo colpo di stato” Notizia clamorosa da Istanbul: città bloccata, l’esercito, pare in modo compatto nonostante Erdogan e il premier Yldirim sostengano sia solo una fronda ribelle, ha preso possesso del canale del Bosforo, dell’aeroporto (tutti i voli sono bloccati), del servizio televisivo pubblico e ora sarebbe in corso uno scontro a fuoco nel palazzo presidenziale. Alcune fonti sostengano che Erdogan sia al sicuro, forse già all’estero, ma non si esclude che sia invece ancora nella residenza presidenziale. Il colpo di stato, il quinto nella storia del paese, porta il coprifuoco in tutto il paese, il capo di stato maggiore sarebbe in ostaggio dei golpisti, ma il capo dei militari ribelli ribadisce “lo stato di diritto è la nostra priorità, non ci saranno interruzioni nei rapporti esteri”. Molti analisti sostengono che sia un colpo di stato “democratico” contro la dittatura islamista di Erdogan. Erdogan in questo momento è in collegamento Facetime con la Cnn Turkey e sarebbe in fuga verso l’aeroporto sperando, forse, di riparare in Arabia Saudita.

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