Roma, al Torrino i bambini non vanno all’asilo per colpa dei topi

Scuola dell’infanzia chiusa per topi. Succede a Roma, nella capitale d’Italia, nei giorni in cui i bambini di tutto il Paese tornano tra i banchi dopo le vacanze estive. Nella scuola di via della Seta al Torrino, uno dei quartieri periferici della città, sono stati ritrovato dei nidi e degli escrementi di topi, che hanno reso impraticabile la struttura. Il tutto, nella disperazione generale delle mamme che si troveranno nella situazione di non poter usufruire del servizio pubblico per almeno dieci giorni.

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TORRINO TOPI ASILO,  COSA STA SUCCEDENDO

«La scuola materna ospita oltre cento bimbi – spiegano i genitori  -. Ci hanno detto che sono stati trovati escrementi di topi ovunque e che ora faranno la derattizzazione. Ci sembra una situazione assurda. Molti genitori lavorano e non sanno come fare a lasciare i figli. Alcuni hanno dovuto pagare per portarli in asili privati».

TORRINO TOPI ASILO, LA RISPOSTA DEL COMUNE

Soluzioni provvisorie, costose, in ogni caso d’emergenza. E sembra impossibile che, alla vigilia del rientro in classe, nessuno si sia reso conto della necessità di effettuare preventivamente una derattizzazione. L’intervento, invece, verrà effettuato nei prossimi giorni, fanno sapere dal Campidoglio: «Negli ultimi giorni del mese di agosto, presso la scuola d’infanzia comunale Gregna Sant’Andrea, è stata riscontrata la presenza di alcuni nidi di topi – si spiega dal VII Municipio -. L’ufficio preposto del dipartimento ambiente si è attivato immediatamente e ha effettuato le procedure di derattizzazione lavorando più intensamente in vista della riapertura dell’anno scolastico. La struttura, grazie al tempestivo intervento del dipartimento, riaprirà lunedì prossimo per permettere la conclusione delle operazioni già avviate nelle scorse settimane».

Ma i genitori sono arrabbiati. Una rappresentante delle famiglie, Emanuela Testa, ha spiegato che tante mamme sarebbero pronte a recarsi presso gli uffici comunali per mettere in campo delle iniziative di protesta: «Non si può – dicono i genitori – abbandonare una scuola che si trova vicino ad ampi spazi di verde per tre mesi senza fare una derattizzazione».

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