Torino Film Fest 2016: il programma. Otto giorni di grande cinema sotto la Mole

TORINO FILM FEST 2016: il programma

Presentato, come da tradizione a Roma e a Torino, il programma del Torino Film Festival 2016, che si svolgerà dal 18 al 26 novembre. E come sempre parliamo di una selezione ricchissima, sia quantitativamente che, cosa più importante, per la qualità dei film scelti. Il team capitanato da Emanuela Martini ha fatto un lavoro sulla carta, e non solo, eccellente, cosa che fa molto piacere anche a noi di Giornalettismo, media partner del festival per il secondo anno consecutivo e che lo seguirà dall’inizio alla fine con i suoi inviati. Il programma completo lo potete trovare sul sito ufficiale, www.torinofilmfest.org, noi invece con grande piacere vi diciamo cosa è assolutamente da non perdere tra le varie sezioni di questo Torino Film Festival 2016.

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TFF34 Concorso
Quindici le opere in competizione. Tra queste, fate un circoletto rosso a Christine di Antonio Campos, già regista dell’eccellente Afterschool. Qui racconta la vera storia di Christine Chubbuck, conduttrice tv americana che ispirò Paddy Chayefsky per Quinto potere. Rebecca Hall splendida protagonista. Nella sezione Festa Mobile potete trovare un documentario sempre sulla Chubbuck, Kate Plays Christine. Tenete d’occhio La mechanique de l’ombre, thriller francese con Francois Cluzet e la nostra Alba Rorhwacher. Diretto da Thomas Kruithof, sarà una delle sorprese del festival, così come Los Decentes di Lukas Valenta Rinner, commedia antropologica e surreale. Da non perdere anche Porto, di Gabe Klinger, prodotto da Jim Jarmusch. È l’ultimo film interpretato dal compianto Anton Yelchin, morto pochi mesi fa in un’assurdo incidente. Tra Linklater e la nouvelle vague, non a caso accompagnato dalla voce di Chantal Ackerman, cineasta belga anche lei venuta a mancare da poco.

Festa Mobile

Qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma proviamo a dare delle priorità. Ovviamente Sully, il nuovo film di Clint Eastwood con Tom Hanks, che racconta la storia dell’eroico pilota di linea che ammarando nell’Hudson salvò la vita a tutti – suoi passeggeri. Poi A Quiet Passion, la biografia di Emily Dickinson diretta dal grande Terence Davies, Premio Gran Torino l’anno scorso. Elle, il ritorno di Paul Verhoeven dopo dieci anni di silenzio. Già in concorso a Cannes, con una eccezionale Isabelle Huppert. Free Fire, del britannico Ben Whitley, regista che il mercato italiano misteriosamente ignora. Qui protagonisti Cillian Murphy, Arnie Hammer e soprattutto la premio Oscar di quest’anno Brie Larson. La storia: 12 membri dell’IRA e dei trafficanti d’armi si incontrano, ma le cose vanno male. Questo è l’inizio. Il resto è incredibile. Due commedie francesi da tenere d’occhio, La loi de la jungle e Marie et les naufragès, e una italiana, Slam – Tutto per una ragazza, tratto da Nick Hornby e con Luca Marinelli e Jasmine Trinca.

Cose che verranno
Una retrospettiva sul cinema che immaginava il futuro. Già il concetto in sè è magnifico, ma ancora di più la composizione di questo percorso cinematografico. Da non perdere: Generazione Proteus di Donald Cammell, praticamente introvabile. Glen and Randa di Jim McBride, una favola hippie post atomica. Mr. Freedom di William Klein, altro capolavoro dimenticato degli anni della contestazione. E infine, tra i tanti titoli meritevoli, Rollerball, film di Norman Jewison che nonostante il look anni Settanta, sembra non invecchiare di un giorno.

Da non perdere anche la retrospettiva sul punk, di cui si festeggiano quest’anno i quarant’anni. E poi naturalmente il concorso documentari, internazionali e italiani, la sezione sperimentale Onde e tante, tante altre cose. Torino Film Festival 2016, un’immersione totale nel grande cinema, del passato, presente e futuro.

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