Voucher, Tito Boeri: «Vanno riformati, non cancellati. Cgil ipocrita»

11/01/2017 di Redazione

In una lunga intervista rilasciata a Repubblica, il presidente dell’Inps Tito Boeri, non ha risparmiato critiche alla Cgil: «Sui voucher vedo troppa ipocrisia da parte di chi li demonizza. Vanno corretti, ma non certo cancellati – ha detto Boeri – Non c’è dubbio che c’è stato un abuso dei voucher per le prestazioni temporanee e accessorie e che sono stati utilizzati per finalità molto differenti da quelle che il legislatore si era proposto. Qualche correttivo quindi serve. Ma cancellare i voucher sarebbe davvero sbagliato. Anche perché nel dibattito di questi giorni vedo molta ipocrisia».

 

LEGGI ANCHE > Voucher in Cgil, il sindacato corre ai ripari con una mail interna ai dirigenti: «No ai processi»

 

VOUCHER, BOERI: «CGIL IPOCRITA»

Boeri ha parlato di utilizzo dei vocher «tutt’altro che isolato» . «Nell’ultimo anno la Cgil ha investito 750 mila euro in voucher; non si tratta quindi né solo di Bologna né solo di pensionati – ha spiegato – Anche altri sindacati hanno massicciamente usato questi strumenti, ad esempio la Cisl ne ha utilizzati per un valore di 1 milione e mezzo di euro».

VOUCHER, BOERI: «VANNO IMPOSTI LIMITI E AUMENTATI I CONTROLLI»

Boeri ha poi stigmatizzato la necessità di apportare correttivi. «Si possono imporre dei limiti all’utilizzo mensile anziché annuale dei voucher. Se vediamo che in un mese lo stesso datore di lavoro ha usato lo stesso lavoratore per molte ore con i voucher questo indica la sostituzione di un contratto di lavoro alle dipendenze con i voucher – ha aggiunto – Si possono migliorare i controlli facendo pervenire direttamente all’Inps anziché al ministero gli sms di attivazione e rendendo finalmente operativo l’ispettorato nazionale del lavoro per assicurare che al voucher corrisponda effettivamente a un’ora lavorata. Questo lo renderebbe come un salario minimo, un istituto di cui si sente il bisogno in Italia».

Share this article