Titanic, l’ultima notte. Di nuovo

Una sirena che alle 23,40 in punto infrange il silenzio di una notte sull’Atlantico rievoca la commozione, i ricordi e i fantasmi del disastro navale piu’ famoso della storia. Colato a picco cento anni fa, oggi il Titanic suscita le stesse emozioni di allora, se e’ vero che 1.600 persone hanno pagato migliaia di sterline per raggiungere sulla nave da crociera Balmoral il luogo del naugfragio e partecipare alla breve, sobria cerimonia.

LA NOTTE E IL CIELO – Il cielo che si stende sulla Balmoral e’ limpido e stellato, con appena un po’ di luna, proprio come quello di un secolo fa. “Alle due e venti del mattino era tutto silenzioso, come con ogni probabilita’ era cento anni fa, quando anche le ultime grida si erano ormai spente” dice lo storico Philip Littlejohn, uno dei massimi esperti del Titanic. Suo nonno Alexander era uno steward della prima classe e fu assegnato alla scialuppa numero 13 quando la nave comincio’ ad affondare. Fu salvato insieme ad altre 700 persone, ma 1.500 morirono nel disastro.

LA STORIA – David Haisman, 74 anni, ha legato tutta la sua vita al mare. Marittimo in pensione ha sentito ripetere decine e decine di volte la storia di suo nonno, partito da Southampton per raggiungere Seattle e cominciare una nuova vita con la moglie e la figlia. “Sono cresciuto ascoltando questa storia, ma ora posso sentirla” dice. “Mia madre mi raccontava sempre della scialuppa 14 che la porto’ in salvo e dei piedi fradici dell’acqua gelida che allagava il fondo dello scafo nonostante continuassero a buttarla fuori. L’ultima volta che vide suo padre, mio nonno, si sporgeva da un parapetto del Titanic ormai inesorabilmente affondato di prua e le urlava: ‘Ci vediamo a New York'”.

IL FISCHIO DELLA SIRENA – Il fischio della sirena, poi due minuti di silenzio e alle 2,20, alla stessa ora in cui il transatlantico scomparve nell’abisso, tre corone di fiori lanciate in mare tra le note di un quintetto, in omaggio ai musicisti che fino all’ultimo suono’ per i passeggeri in preda al panico. “E’ una cosa cosi’ commovente” dice Susie Millar, giornalista nordirlandese il cui bisnonno lavoro’ nei cantieri Harland and Wolff dove fu costruito il Titanic, prima di diventarne un membro dell’equipaggio e colare a picco con esso.

BELFAST – L’anniversario e’ celebrato anche a Belfast, dove fu varato il Titanic e dove e’ stato realizzato un memoriale alto nove metri sul quale, incisi su cinque targhe di bronzo, sono riportati i nomi di tutte le vittime, senza distinzioni di classe, tra passeggeri ed equipaggio, ma semplicemente in ordine alfabetico. Tra i partecipanti alla cerimonia un commosso Robert Ballard, l’oceanografo americano che nel 1985 trovo’ il relitto. Ad Halifax, il porto canadese da dove partirono le navi dei soccorsi e dove sono sepolte 150 vittime del naufragio, il suono delle campane ha echeggiato nel silenzio della notte. Anche Edward Smith, comandante del Titanic, ha avuto spazio nelle commemorazioni: a Lichfield, nell’Inghilterra centrale, piu’ di 1.500 candele sono state accese ai piedi della statua a lui dedicata. (AGI)

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