TFF34: il migliore di sempre

TFF34 BILANCIO –

I numeri parlano chiaro: 78.000 biglietti staccati, 3.000 in più rispetto alla scorsa edizione, un successo crescente rallentato solo dalla capienza delle sale a disposizione e dal budget ridotto, rimasto invariato dopo i tagli imposti negli anni scorsi. Così recita il comunicato ufficiale rilasciato dalla direzione del Torino Film Festival, non privo di una punta polemica nei confronti forse della nuova amministrazione torinese.

“Il significativo incremento delle prevendite online, l’aumento del numero degli accreditati, della vendita di biglietti interi e di pass giornalieri testimoniano di un’attenzione sempre maggiori nei confronti della manifestazione, che per crescere ulteriormente avrebbe bisogno di poter accedere a maggiori risorse e a nuove sale di proiezione”.

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Più chiaro di così era difficile, e c’è anche molta ragione in queste parole. Il Torino Film Festival è un patrimonio inestimabile della città e uno dei fiori all’occhiello della cultura italiana. Con una opportuna iniezione di fondi potrebbe davvero iniziare a fare concorrenza ad altri festival internazionali dello stesso tipo, a partire dal London Film Festival, altra manifestazione cittadina che è fonte soprattutto di un indotto fondamentale persine per una metropoli come Londra. Perchè la cultura porta guadagno, se ben organizzata e fatta con passione e competenza, proprio come accade da sempre al Torino Film Festival.

I tremila spettatori in più, che si aggiungono ai 75.000 della precedente edizione, indicano che il Torino Film Festival è una realtà consolidata per tutti gli amanti del cinema e con prospettive di crescita che dovranno essere attentamente considerate e valorizzate, rivolgendosi a nuovi settori di pubblico che hanno mostrato interesse e curiosità nei confronti della manifestazione cittadina tra le più importanti a livello nazionale e internazionale.

Tutto vero, soprattutto le prospettive di crescita da valorizzare. Gli investimenti privati nel TFF sono già interessanti, ma potrebbero diventarlo ancora di più. Quelli pubblici, anche alla luce della nuova legge cinema, sarebbe assai opportuno crescessero ulteriormente. Sarebbe utile e necessario. Basta farsi un giro per le sale stracolme a ogni ora e in qualunque giorno del festival per capire che otto giorni così non hanno prezzo a qualunque latitudine.

 

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