Il «terrorista pronto a fare 15 attentati ad Euro 2016»? Parigi non si fida di Kiev

07/06/2016 di Redazione

Si chiama Gregoire Moutaux, ha 25 anni, il presunto terrorista fermato in territorio ucraino, al confine con la Polonia, lo scorso 21 maggio, mentre provava a entrare in Polonia con un vero e proprio arsenale da guerra. Il giovane era in possesso di 125 kg di tritolo e numerose armi: 5 fucili d’assalto kalashnikov, oltre 5mila proiettili, 2 lanciagranate anticarro con 18 proiettili antitanque con 18 proiettili, 100 detonatori e 20 passamontagna. Il neonazi, noto per un amore curioso e piuttosto viscerale per le mucche, però, sarebbe un terrorista solo per l’Ucraina.

LEGGI > Europei 2016, calendario, gironi, tabellone, date e orari

PRESUNTO TERRORISTA ARRESTATO IN UCRAINA, I SOSPETTI DELLA FRANCIA SU KIEV

Stando a quanto riferito dai servizi segreti ucraini Moutaux «voleva terrorizzare la Francia durante l’Euro 2016». Secondo gli 007 il giovane stava preparando ben 15 attentati durante gli Europei di calcio in programma da venerdì in dieci città, tra cui Parigi (dettaglio non confermato dalle autorità transalpine). Certamente non si tratta di un jihadista dell’Isis, ma di un presunto militante d’estrema destra che accusa il presidente Francois Hollande di aver aperto la porta all’Islam e agli stranieri. Dopo essere stato bloccato il potenziale attentatore avrebbe manifestato la sua opposizione «alla politica del governo sul massiccio arrivo di stranieri in Francia, la diffusione dell’Islam e la globalizzazione».

A Parigi, il caso viene trattato con cautela: si nutrono perplessità su quanto riferito da Kiev. Fonti francesi escludono che si tratti di terrorismo, ritenendo invece che l’uomo fermato sia in realtà la maglia di un traffico d’armi internazionale. Non è chiaro se il francese (sconosciuto alla polizia del suo paese, mai schedato e con fedina penale pulita) volesse utilizzare in prima persona le armi o rivenderle. E mentre gli inquirenti ucraini sono attualmente a caccia di un complice, tra gli esperti intervistati dai media francesi c’è chi addirittura ipotizza una mossa orchestrata da Kiev allo scopo di sbloccare le difficili trattative con l’Unione Europea sulla liberalizzazione dei visti. Ma è tutto da confermare. Secondo le fonti ucraine, Moutaux voleva colpire, tra gli altri obiettivi, anche luoghi di culto musulmani ed ebraici, ma anche edifici simbolo del Paese. All’indomani dell’arresto, la polizia giudiziaria di Nancy, in Mosella (il dipartimento francese di cui è originario) ha aperto un’inchiesta per traffico d’armi senza però affidarla alla procura antiterrorismo.

(Fotod a archivio Ansa: EPA / SECURITY SERVICE OF UKRAINE)

Share this article
TAGS