Come si misura un terremoto

31/10/2016 di Redazione

L’intensità dei terremoti si misura coi sismometri. Questi strumenti rilevano la forza degli spostamenti del suolo, la cosiddetta magnitudo, stimata dalla massima ampiezza registrata da un sismometro. A livello globale ogni anno si verificano circa 100 mila terremoti di grado 3, mentre circa 1600 hanno un grado 5 o 6. I terremoti di maggior forza hanno un grado minimo di 8, e abitualmente avvengono una volta l’anno.

Come si misura l’intensità di un terremoto

 

I gradi di magnitudo che misurano l’intensità di un terremoto sono indicativamente 8.

  • 1-2. Il terremoto è debole, ed è avvertito solo dagli strumenti di rilevazione.
  • 3. Il terremoto di magnitudo 3 è avvertito solo nei pressi dell’epicentro.
  • 4-5. Il terremoto tra il grado 4 e 5 è avvertito a circa 30 chilometri di distanza. I danni sono tendenzialmente contenuti.
  • 6. Il terremoto di grado 6 è in grado di provocare morti e severi danni, in particolar modo nelle zone più densamente abitate, dove si possono verificare molteplici crolli simultanei.
  • 7. In un ampio territorio si verificano numerosi crolli di abitazioni, i morti possono essere numerosi.
  • 8. Un terremoto di grado 8 provoca una distruzione nell’arco di centinaia di chilometri, il bilancio delle vittime può anche superare le migliaia.La magnitudo non cresce in maniera graduale. A ogni differenza di grado la potenza del terremoto cresce anche di 30 volte. Un terremoto di magnitudo 6 libera un’energia 100 volte superiore a quella di un terremoto di grado 4. L’energia di un simile sisma è comparabile a quella causata dall’esplosione atomica di Hiroshima.

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    Scala Richter superata dal magnitudo momento

    In passato i terremoti erano misurati con la scala Richter. A differenza della scala Mercalli, che misura gli effetti, la nuova misurazione permetteva di rilevare la grandezza di un terremoto in base all’ampiezza di un sismogramma registrata da un sismografo. La scala Richter è sostanzialmente una comparazione tra diversi terremoti, non la misurazione di un singolo fenomeno sismico. Per questo, a partire dagli anni ’70, i terremoti sono misurati attraverso la magnitudo momento, Mw, derivata dal parametro sismologico momento sismico che equivale al prodotto tra area di faglia, dislocazione e la resistenza delle rocce.
    Come spiega l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia,

    Il momento sismico e la magnitudo momento rappresentano quindi la migliore stima della reale grandezza del terremoto. Il momento sismico è anche un osservabile sismologico in quanto si può calcolare direttamente dal sismogramma, in particolare dalla parte a bassa frequenza (minore di 1Hz) ma la sua determinazione richiede un certo tempo.

Photo credit copertina: TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

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