Terremoto in Giappone: la falsa notizia dello tsunami da 18.000 dispersi

Mentre il mondo guarda con orrore agli attacchi terroristici che hanno devastato Parigi, sul web si è diffusa la notizia di un violento terremoto che ha colpito il Giappone meridionale e che avrebbe generato uno tsunami tale da provocare 18.000 dispersi. Le notizie viaggiano sull’hashtag #PrayForJapan, ma si tratta di una bufala. O meglio: il sisma è realmente avvenuto, ma non il conseguente tsunami con le relative vittime.

terremoto giappone tsunami

TERREMOTO GIAPPONE: NESSUNO TSUNAMI –

Come riporta AP, la scossa di terremoto è avvenuta alle 5.51 di sabato mattina ora locale, le 20:51 di venerdì sera in Europa: l’epicentro è stato localizzato a 190 chilometri dalla città di Kagoshima, sulla costa sud-orientale del Giappone, con magnitudo 7.0. È stato diffuso un allarme tsunami, poi rientrato poco dopo. Il sisma ha provocato un piccolo tsunami con onde alte una trentina di centimetri a Nakanoshima, una piccola isola a sud dell’isola di Kyushu, onde di scarsissima portata che non hanno provocato danni né a cose né alle persone.

TERREMOTO GIAPPONE: IL FALSO ALLARME SU TWITTER –

Su Twitter si è diffusa la falsa notizia di un disastro epocale, molti tweet parlavano di 18.000 persone mancanti all’appello e #PrayforJapan è subito entrato in trending topic accanto a #PrayForParis. Si tratta però di false notizie risalenti al terremoto in Giappone del marzo 2011, quando un violento terremoto provocò un devastante tsunami che fece 18.000 vittime. Il sisma della notte scorsa non ha causato vittime. Molti utenti giapponesi hanno quindi cominciato a twittare per sbufalare la notizia e chiedere di smettere di diffondere inutili allarmismi:


(Photocredit copertina: usgs.gov)

Share this article
TAGS