SYRIZA, l’abito bianco del partito di Alexis Tsipras sporcato dalle macchie della corruzione

SYRIZA

, uno scandalo di possibile corruzione e di conflitto di interessi ha colpito il partito di Alexis Tsipras a pochi giorni dalle elezioni di domenica 20 settembre 2015. La società di un ex ministro e mentore del leader di SYIRIZA ha ottenuto una commessa dal governo greco di circa 4 milioni di euro, e gli incerti chiarimenti forniti sull’affare non rafforzano certo l’immagine di formazione nuova dedita alla corruzione che ha fatto la fortuna del partito di Alexis TSIPRAS.

SYRIZA SIGNIFICATO

– La Grecia è collassata economicamente dopo la crisi del debito sovrano scoppiata nel 2008, e la infinita recessione ha sicuramente favorito la disaffezione di parti rilevanti dell’elettorato nei confronti dei due partiti, il centrosinistra del PASOKO e il centrodestra di Nea Dimokratia, che hanno guidato la Repubblica dopo la fine della dittatura dei colonnelli. Il clientelismo, la corruzione diffusa così come i continui scandali hanno contribuito a radicalizzare i greci contro la classe politica. Uno dei motivi del successo di SYRIZA e di Alexis Tsipras, oltre alla loro contrapposizione all’austerità della Troika, è stato anche la loro carica di rinnovamento rispetto a un establishment giudicato prevalentemente come fallimentare e corrotto. Per questo motivo, a pochissimi giorni dalla elezioni politiche di domenica prossima, è particolarmente grave lo scandalo scoppiato attorno a una delle figure storiche di SYRIZA, Alekos Flambouraris. Ex ministro del governo Tsipras, e mentore del leader della sinistra greca, visto che è stato una delle personalità più importanti a sostenerlo nella sua ascesa verso la leadership di SYRIZA.

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TSIPRAS

– Alekos Flambouraris è il maggior azionista di una società di costruzioni che ha firmato un appalto pubblico da 3,9 milioni di euro quando il suo controllore era un componente del governo Tsipras. L’evidente conflitto di interessi, e il sospetto della corruzione, sono stati solo parzialmente smentiti dalle spiegazioni di Flambouraris. L’esponente di SYIRIZA ha rimarcato come la sua società abbia vinto la commessa a fine 2014, prima che Tsipras vincesse le elezioni, e di aver ceduto le quote azionarie dopo esser entrato al governo. Ci sono però due contraddizioni in questa spiegazione, evidenziate dall’opposizione. Alekos Flambouraris ha venduto le quote della sua società a suo figlio, e l’atto di cessione non è stato firmato da un notaio, ma presso una stazione di polizia. La validità è incerta. Alekos Flamboruraris è uno dei capilista di SYIRZA alle elezioni di domenica 20 settembre, e i partiti minori dell’opposizione, tra cui gli scissionisti della formazione guidata da Alexis Tsipras, stanno attaccando duramente per questa vicenda. L’unico leader che ha preso una posizione attendista sul caso è Vangelis Meimarakis, presidente di Nea Demokratia, che sta facendo campagna elettorale per formare un governo di unità nazionale insieme a SYRIZA. Scenario rifiutato da Alexis Tsipras, ma che appare probabile alla luce degli ultimi sondaggi. Le ultime indagini rilevano il centrodestra affiancato a SYRIZA, tanto che la conferma di Alexis Tsipras appare particolarmente incerta.

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