Lo strano caso degli sposini che sbancano la lotteria

La notizia è apparsa sul Corriere della Sera, ma il testo offre pochi dettagli e una serie di conti confusi e sbagliati.

sposi lotteria

GLI SPOSINI TROPPO FORTUNATI CON LA LOTTERIA –

Il Corriere della Sera racconta la storia scrivendo che un paio di «sposini» non meglio identificati hanno chiesto in dono biglietti della lotteria per le loro nozze, che ne hanno ricevuti 5.000 e che ne hanno ricavato 600.000 euro di vincite.

 Ma non è tutto. L’inedita iniziativa si è rivelata una specie di miniera d’oro. I novelli sposi – che pare abbiano passato la settimana dopo le nozze a «grattare» biglietti su biglietti – si sono portati a casa un discreto malloppo grazie ad alcuni tagliandi davvero fortunati: sul versante «Gratta e vinci», la coppia ha scovato la combinazione vincente da 350 mila euro. E vincente è risultato anche uno dei biglietti della lotteria «Turista per sempre»: con un tagliando da 5 euro, gli sposi hanno portato a casa 200.000 mila euro più 6.000 euro al mese per vent’anni più 100.000 mila euro di bonus finale. Non sono mancati, qua e là, altri premi di taglio decisamente più contenuto. Quando si dice sposi fortunati…

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I CONTI CHE NON TORNANO –

I conti non tornano, si arriva infatti a 650.000 euro più i premi minori, ai quali vanno aggiunti i 6.000 euro al mese per 20 anni, che fanno un altro milione e 440mila euro. Quindi i due sposini avrebbero portato a casa in realtà oltre due milioni di euro. Ancora meno tornano i conti statisticamente, perché a dispetto del numero apparentemente molto elevato di biglietti grattati, due grosse vincite del genere rappresentano un notevolissimo colpo di fortuna, se il tutto è successo davvero. Un altro problema è infatti che l’articolo non riporta alcun riferimento utile a corroborare, o a smentire, la storia. Degli sposini non si sa nulla, solo che vivono «nel centro Italia».

L’ECO DELLA NOTIZIA E IL RISCHIO EMULAZIONE –

Diverse testate hanno ripreso e rilanciato l’articolo, ma a molti è venuto il dubbio che invece possa trattarsi di pubblicità non troppo occulta a favore dei prodotti di Lottomatica, titolare delle lotterie citate. Una di quelle «notizie» dall’apparente appeal, costruite al bisogno e inviate alle redazioni nella speranza che poi siano rilanciate senza farci troppa attenzione. Una di quelle notizie che solletica i tentativi d’emulazione rischiando di lasciare in mutande gli sposi novelli, che se dovessero pensare di seguire l’esempio andrebbero incontro a delusioni sicure e ad altrettanto sicuri salassi economici, buttando il loro piccolo capitale sul tavolo del gioco d’azzardo. Senza contare chi già oggi, ogni mese, sui gratta e vinci ci butta uno stipendio intero.

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