Berdini, l’assessore di Virginia Raggi e i no allo Stadio della Roma (e le Olimpiadi)

21/06/2016 di Redazione

Il futuro assessore all’Urbanistica della giunta guidata da Virginia Raggi è convinto che sullo stadio della Roma a Tor di Valle e sulle Olimpiadi del 2024 nella capitale sia meglio ripensarci. Nelle interviste rilasciate a Repubblica e al Corriere della Sera, Paolo Berdini, 68 anni, docente e saggista, dice di ritenere opportuna «una riflessione per comprendere se davvero non ci siano altre priorità». Si legge su Repubblica:

Mettiamo subito le mani nel piatto: le Olimpiadi del 2024. La nuova sindaca ha votato “no” in Consiglio, lei è contro il Villaggio di Tor Vergata. Il presidente del Coni Malagò è sicuro che un referendum a pochi mesi dalla decisione sulla candidatura dei Giochi equivarrebbe al ritiro. Che farete?

 

«Intanto bisogna capire se davvero questi Giochi rappresentino un futuro per Roma. La nostra è una città notoriamente in grave sofferenza economica e sociale. Sembra dunque giusto che ci sia da parte del nuovo sindaco una riflessione per comprendere se davvero non ci siano altre priorità».

 

Altro caso, lo stadio della Roma. Raggi &Co. hanno votato contro, il dg della squadra Baldissoni minaccia di chiedere risarcimenti milionari in caso si torni indietro. Ingoierete il rospo come il sindaco di Parma Pizzarotti ha fatto con l’inceneritore?

 

«Se dobbiamo costruire lo stadio della Roma ho sempre detto che vanno rispettate le leggi dello Stato, che permettono alle società di calcio, come ha fatto la Juventus a Torino, di avere stadi di proprietà. Il problema di Tor di Valle è molto differente, perché lì per tenere in equilibrio la bilancia economica sono stati concessi un milione di metri cubi di uffici. Mi chiedo se questa non sia un’alterazione del mercato immobiliare in una città che vive un grave malessere dell’edilizia».

 

Per il Fatto Raggi e Appendino faranno saltare 20 miliardi di euro di «affari dei magnaccioni»

Virginia Raggi e le 100 nomine da fare per il Comune di Roma

LA PROMESSA: IN 100 GIORNI IL PIANO PER IL RILANCIO DI FERROVIE E METRO

Per quanto riguarda le nuove proposte per Roma, Berdini ha annunciato poi un nuovo piano delle reti dei trasporti in tre mesi. Su Repubblica:

Quale sarà la sua parola d’ordine per l’urbanistica romana?

 

«Accorciare le distanze tra periferia e centro. Il segnale elettorale è questo. Le periferie hanno voluto un cambiamento perché sono state abbandonate».

 

Che farà nei primi cento giorni?

 

«Un piano per il rilancio della rete su ferro, tranviaria e metropolitana».

Sul Corriere della Sera, intanto:

Sì o no allo stadio della Roma?

 

«Quella dello Stadio della Roma è una vicenda eclatante. Il terreno su cui costruire l’ha scelto il privato, mica l’amministrazione pubblica».

 

Ma si faranno anche delle opere pubbliche…

 

«In un quadrante dove il centro abitato più vicino è al Torrino. Ce li vede i ragazzini che, a piedi, attraversando la via del Mare, vanno lì a giocare a calcio?».

 

Raggi dice: lo stadio va fatto nelle regole. Ma non c’è la legge sugli stadi, in base alla quale il Comune ha già dato l’ok all’interesse pubblico?

 

«C’è la continuità amministrativa, certo. Ma in quel progetto ci sono delle forzature: alcune opere verranno fatte con gli oneri di urbanizzazione, quindi sostanzialmente con risorse pubbliche».

 

Si può cambiare zona?

 

«Va fatta una ricognizione. O vanno modificati dei parametri, visto che regaliamo un milione di metri cubi… E se poi Lotito vuole fare uno stadio anche per la Lazio? Non sarebbe una violazione della concorrenza tra imprenditori? Credo che anche i costruttori vogliano regole certe».

 

Olimpiadi e villaggio olimpico a Tor Vergata. Sì o no?

 

«Guardi le cartine. Quell’area serve allo sviluppo dell’Università e del Policlinico. Roma, come diceva Italo Insolera, dovrebbe riscoprire la sua vocazione a Città degli studi. Fare le casette chiuderebbe questa possibilità».

(In copertina immagine del rendering del progetto definitivo dello stadio dell’AS Roma a Tor di Valle. Fonte: ANSA / Ufficio stampa Comin & Partners)

Share this article