La squadra di calcio universitaria sponsorizzata da Pornhub

31/10/2014 di Maghdi Abo Abia

Una squadra di calcio universitaria non potrà mostrare le maglie con su il logo di un sito pornografico scelto come sponsor ufficiale. I giocatori della squadra in questione, i Rutherford Raiders, team dell’Università dl Kent, alla ricerca disperata di uno sponsor per finanziare il campionato universitario, avevano scelto per gioco di applicare il logo di Pornhub sulle maglie. La società, scoperta la cosa, anziché adirarsi ha scelto di sponsorizzare per davvero la squadra. L’autorità accademica ha però vietato che tali maglie possano essere usate nel campionato universitario.

IL DIVIETO DELL’UNIVERSITÀ – Secondo quanto racconto da Kentonline, i dirigenti dell’università non hanno apprezzato l’iniziativa degli studenti tanto da bloccare la trattativa Martin Herrema, portavoce dell’Università, ha spiegato il pensiero dell’istituto: «L’Università del Kent non appoggerà mai una sponsorizzazione del genere. È assolutamente inappropriata. Abbiamo parlato con i membri della squadra e non autorizzeremo mai le maglie con lo sponsor in questione. Prendiamo la questione molto seriamente e tutte le squadre che sono di competenza dell’Università devono ottenere il permesso per qualsiasi logo sulle divise».

 

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LA SORPRESA DEI GIOCATORI – L’indignazione dell’Università non è condivisa dai giocatori che non capiscono cosa ci sia di sbagliato nell’apposizione del logo Pornhub sulle divise. Uno di loro, coperto da anonimato, ha spiegato: «Non riusciamo a capire quale sia il problema. La squadra di cricket è sponsorizzata da Kingfisher, una marca di birra, un altro prodotto oggetto di restrizioni legate all’età. Stessa cosa per la squadra di rugby che aveva una maglia d’allenamento che recitava: 80 minuti, quindici posizioni, nessuna protezione. Vuoi partecipare?”. È difficile per le squadre di calcio trovare uno sponsor e nessuno ha mai voluto aiutarci. Pornhub certamente l’ha fatto per farsi pubblicità e personalmente ho trovato solo persone che ritengono la sponsorship divertente».

(Photocredit Copertina Twitter @coral)

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