Venezia 75, Dora Romano: ”L’amica geniale ci insegna la libertà” | ESCLUSIVA

05/09/2018 di Redazione

L’Amica Geniale a Venezia 75: noi abbiamo incontrato l’attrice Dora Romano, ecco che cosa ci ha detto in un’intervista esclusiva!

Dora Romano di ruoli memorabili ne ha ricoperti, da Madame Baldini, moglie di Dustin Hoffman nel film “Profumo – Storia di un assassino” diretto da Tom Tykwer, al ruolo della Madre superiora in “Sister Act”. La poliedrica attrice si divide tra teatro, cinema e televisione e ha appena presentato al Lido di Venezia, durante la 75.

Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, l’attesa serie tv firmata da Saverio Costanzo dal titolo “L’Amica Geniale”, in cui interpreta la Maestra Oliviero la quale scoprirà che una delle bambine più povere della sua classe, Lila, è un genio che a dispetto della sua condizione sociale, ha un cervello talmente eccezionale che le consente di imparare da sola a leggere e scrivere. La Maestra inizierà, così, una battaglia personale per cercare di far uscire dalla povertà sia Lila che la sua amichetta Lenù. Il suo è un personaggio intenso, pieno di umanità e senso di riscatto, inseriti nella drammatica dimensione della distruzione post-bellica a Napoli. Una donna coraggiosa e volitiva, quasi un personaggio d’avanguardia per quel tempo, pur con tutti i retaggi negativi dell’epoca fascista durante la quale si è formata la sua personalità.

L’Amica Geniale | Intervista a Dora Romano

Benvenuta Dora, sei nel cast della serie tv L’amica geniale nel ruolo della Maestra Oliviero. Come descriveresti il tuo personaggio? 

E’ un personaggio centrale nel primo romanzo,in quanto ,pur essendo una semplice maestra elementare, riesce a cambiare la vita delle due protagoniste in maniera determinante. La sua lungimiranza e il desiderio di riscattare la vita di queste ragazzine intelligentissime, ma indifese nei confronti delle brutture della vita imposta loro dalle umili origini, le dona una ricchezza interiore e una sensibilità  che la avvicina a tutte le donne che della loro professione hanno fatto una missione.

L'Amica Geniale
Venezia 75: da sinistra, Margherita Mazzucco (15 anni), e Gaia Girace (14 anni) che interpretano rispettivamente la versione adolescente di Lenù e Lila nella seconda parte de “L’amica geniale”.

La serie è tratta dai libri di Elena Ferrante. In che modo ti sei approcciata al personaggio? Hai letto i libri? 

Ho letto i libri,ma non è stato proprio come leggere semplicemente un libro. La vita di queste bambine,poi adolescenti,  è molto vicina a  ciò che è stata la mia. Sono nata in una cittadina di provincia, nel napoletano, sono nata e vissuta in un vicolo, in cui ci conoscevamo tutti, in un palazzo dove la nostra vita si intrecciava con quella degli altri, anche senza volerlo. Sono di umilissime origini, i miei genitori sapevano a stento leggere e scrivere …insomma , quando ho letto soprattutto il primo volume, è stato come se lo avessi scritto io stessa ,con la mia stessa vita…le sensazioni, il desiderio costante di scappare,le giornate oppressive chiusa in casa…ecco…tutto questo che era rimasto sopito nelle mia vita da adulta, leggendo il romanzo è ritornato a galla, prepotentemente… ho sentito che ero parte di quella storia… e lo dico con umiltà, senza pretese esibizionistiche.
Per creare il personaggio, Come sempre, comincio a lavorare sulla memoria emotiva che mi conduce alla parte legata al corpo, alle movenze, alla postura e ai gesti del personaggio . Psicologicamente l’ho creato mettendo insieme i ricordi, ancora vivissimi, di tre delle mie insegnanti: la maestra elementare, la professoressa delle scuole medie e quella del ginnasio. Erano tutte molto autoritarie, severe…troppo severe,secondo me e quindi ho mitigato le loro forti personalità con ciò che io, se fossi stata un’insegnante , avrei voluto vedere nel loro insegnamento, quindi: dolcezza, intuizione, ascolto delle differenze e tanta passione nel trasmettere il sapere. .…ma erano altri, lontanissimi tempi e loro facevano del loro meglio.

Quali differenze ci sono tra il tuo personaggio della serie tv e quello dei libri? 

Ci sono ovviamente sempre delle differenze fra la descrizione in un libro e una sceneggiatura, ma a partire da ciò che ho detto poco fa, ho deciso di esplorare della Maestra Oliviero   il suo lato dolce e sensibile, più che la personalità di donna severa e autoritaria  tout court, come l’epoca imponeva. Saverio ha subito incoraggiato questo mio piccolo suggerimento e lo ha fatto suo…e io ne sono tanto felice.

La serie è attesissima e i libri sono stati letti in tutto il mondo. Che effetto ti fa rappresentare uno dei personaggi de L’amica geniale? 

Eh…è una grande responsabilità… ho già preso parte alla trasposizione cinematografica di un romanzo tra i più letti di tutti i tempi (IL PROFUMO di P. Suskind) ma lì ero sotto l’ombra protettrice di Dustin Hoffman ,di cui interpretavo la moglie;me ne sentivo  orgogliosa, ma anche in qualche modo protetta. Era un piccolo ruolo e ci ho messo tutto l’amore di cui sono capace, ma era davvero piccolo. Ora è diverso…E’ un opera contemporanea, cui mi sento storicamente ed emotivamente vicinissima, come ho detto prima. E’ un personaggio molto presente nei primi due romanzi. La responsabilità di attrice è quella di rendere universale una dimensione  locale, limitata, forse troppo personale… ma ho scelto di essere  attrice per avere la possibilità di creare questa universalità di sentimenti  attraverso  le mie interpretazioni.

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