Un’avventura: Michele Riondino e Laura Chiatti presentano il film sulle musiche di Mogol e Battisti

Un’Avventura racconta una storia d’amore in musical costruita con alcune delle canzoni d’amore più belle di Lucio Battisti e Mogol, noi abbiamo incontrato i protagonisti a Roma.

Sulle note delle intramontabili canzoni scritte da Lucio Battisti e Mogol, Michele Riondino e Laura Chiatti sono i protagonisti del film Un’Avventura che riporta al cinema la magia musica dei due autori della musica italiano. I due interpretano due ragazzi che scoprono l’amore, si perdono, si ritrovano, si rincorrono, ognuno inseguendo il proprio sogno: lei vuole essere una donna libera, lui vuole diventare un musicista.

Le musiche di Mogol e Lucio Battisti rappresentano l’ossatura di questo musical che può contare sulla regia di Marco Danieli e sulle coreografie di Luca Tomassini. Un film dunque ricco di divertimento e di emozioni, come ci hanno raccontato i suoi stessi protagonisti in conferenza stampa a Roma.

Isabella Aguilar è colei che ha lavorato dall’inizio al progetto come sceneggiatrice, ben prima che venisse offerta la regia a Marco Danieli: “L’idea di fare un musical con le canzoni di Lucio Battisti ed è stata una sfida. Quel film mi ha dato la sensazione di non essere sola nell’impresa. Poteva sembrare fantastica e folle questa impresa, no non ci sono state deviazioni lungo il percorso. La regia di Marco e le coreografie di Luca sono entrate nel film, non è un’operazione commerciale ma di vita e cuore”.

Mogol è stato super consulente del film, ma non ha mai visitato il set nonostante sia stato comunque un aiuto prezioso e alla fine si ritiene soddisfatto del lavoro: “Io ho visto il film e sono rimasto piacevolmente sorpreso. È un film vivo, c’è la stessa differenza che c’è tra la pastasciutta scotta e quella al dente con la seconda è differente. È anche la differenza tra marketing e vita, qui c’è vita come nei testi che ho sempre scritto senza mai curarmi di vivere un briciolo di fantasia. Ho visto identità tra film e vita, è un film di impatto. Chi si immedesima prende le botte, perché la vita spesso da le botte. Questo film con questa musica è una magia, mi hanno colpito molto la regia e la recitazione. Io penso che avrà molto successo e sarà un primo passo felice”.

Quando gli chiedono cos’avrebbe pensato Lucio Battisti di Un’Avventura il grande autore risponde: “Mi chiedete qualche cosa che è impossibile dire, però se mi devo badare sull’uomo che ho conosciuto era un artista avanti. Cercava di assimilare dai grandi artisti e di assimilare i contenuti artistici dei più grandi del mondo. Gli sarebbe piaciuta sicuramente, anche perché io l’ho ammirato tanto e lui è stato il più grande ammiratore dei miei testi”.

Michele Riondino torna a parlare d’amore dieci anni dopo “Dieci inverni”, anche questo scritto da Isabella Aguilar: “Sono passati dieci anni da un film importante per me, ma anche per Isabella che lo scrisse. È un film che si ricorda sempre piacevolmente, in questa storia c’è qualcosa di quella narrazione. In più qui c’è però di fondamentale importanza il contributo delle storie con le canzoni di mogol e battisti che raccontano una storia d’amore reale. È una storia d’amore in musica, che comincia la sua avventura il 14 febbraio ma non è sdolcinata e reale bensì reale e passa attraverso delusioni e tradimenti”.

Laura Chiatti parla del suo personaggio femminile, che vive anche un particolare momento storico del nostro paese: “Lei inizia con i capelli biondi le trecce e gli occhi azzurri, la storia dura quindici anni e vive una storia circoscritta nel paesino. Lei vive lì ma è ambiziosa, vuole evolversi. Lei scompare a Londra per cinque anni e si rivoluziona sia sentimentalmente che a livello pratico. Si rende conto di quello che vuole nella vita, ma quando torna vede che quel che ha lasciato è rimasto uguale e si sente poco all’interno di tutto. Riprende questa storia d’amore e continua un’evoluzione di coppia con Matteo, ci sarà un percorso che porterà a vivere una storia d’amore forte”.

Valeria Bilello è la terza incomoda nel film, interpreta Linda che si inserisce tra i due protagonisti: “L’eterna seconda perché Linda esordisce nella storia parlando di una storia andata male in cui, anche rispetto allMepoca racconta di essere stata l’amante di un altro. Inserirsi in una storia d’amore aveva un peso e un’etica ben precisa. Linda è raccontata bene in “Balla Linda”, ma proprio sulla storica canzone interviene Mogol: “Linda non è inventata, era un’americana molto libera e free. Quella del film però lo è decisamente meno”.

Marco Danieli spiega com’è nato il suo approccio al film e di come gli è venuto in mente di affrontarlo: “Io non ho scritto il film, l’ho diretto dando un contributo in fase di revisione. È stata Isabella a tessere questa tela, la storia in parte ha condizionato i brani. Io ho aderito perché c’erano le canzoni di Battisti e mogol, è stato il mio imprinting musicale e primo elemento di attrazione. Con un po’ di incoscienza ci siamo avventurati nella storia della commedia italiana. Però anche grazie alle chiacchierate fatte con mogol raccontava una cosa su balla Linda. Diciamo che le canzoni portano già una drammaturgia ed è stato fatto un lavoro più ardito, come ad esempio su acqua azzurra. Balla Linda è diversa in realtà, lei non è il personaggio di mogol perché non così libera. Una donna intelligente e più dipendente dalle relazioni, la persona di mogol era molto più libera. Era interessante scavare dentro i brani con Mogol”.

Luca Tomassini ha avuto l’arduo compito di far ballare una “legnosa” Laura Chiatti, almeno secondo quanto dice lei: “La proposta di questo progetto è stata incredibilmente attraente, perché ho sempre amato cantare. Il musical in Italia esiste a teatro e io sono una caga sotto. Non sono portata a quell’impatto, è stato bello proiettarla al cinema. È chiaro che i riferimenti sono La La Land e Chicago, ci siamo confrontati molto. Abbiamo avuto un grande maestro come Luca Tomassini, il canto si può imparare probabilmente rispetto al ballo. L’aspetto musicale non è così visionario ed è come se vivessero li all’interno della relazione. Pensi che possa essere una trappola o qualcosa di meraviglioso, però quando vedi un progetto così fatto con grande pudore e poca presunzione io sono molto soddisfatta”. Proprio Tomassini spiega: “Io ho lavorato molto fin dall’inizio con Marco costruendo le scene a casa di Isabella. Il dramma è successo con Laura Chiatti che non è convinta di poter ballare. L’abbiamo messa sotto anche a ferragosto”.

Michele Riondino su questo aspetto invece spiega che ballare e cantare ha messo un pochino di ansia al cast: “È il mio secondo film con Marco, quando abbiamo fatto la ragazza del mondo c’è stata una preparazione attenta e non vedevamo l’ora di andare davanti la macchina da presa. In questo film era molto diverso perché oltre alla recitazione c’erano la parte coreografica e cantata. Io non ho mai voluto smettere fare le prove, non essendo padroni della materia volevo continuare a farle. Sia per il cantato che la coreografia è stata la recitazione la salvezza. Cantare un’avventura a Sanremo è stato un dramma. Per quanto mi riguarda fare un musical non è nelle mie corde, ma è stata un’esperienza formativa è interessante. 

L’attore poi spiega che l’idea di una versione karaoke sulla falsariga di Bohemian Rhapsody potrebbe essere valida, spiegando poi che manca una canzone che è stata tagliata e a lui molto amata : “Anche a me piace l’idea del karaoke. Fuori ne sono rimaste troppe. Ce n’è una in particolare che ora dico che prima c’era ed è stata tagliata “Io con te sto bene”. Era in un momento molto bello del film”. Laura Chiatti invece evoca un traffico intramontabile: “A me è mancata Emozioni. Io quando ero piccola cantavo canzoni di donne, invece emozioni la cantavo sempre a casa. Sarebbe stata un’occasione per condividerla”, ma quest’ultima è tante altre saranno preseti con degli easter egg attraverso dei dialoghi ad hoc.

Diodato invece è la guest star che canta una versione diversa e riarrangiata de Un’Avventura, una bella sfida: “Beh, io ho sempre pensato che non volessi considerare gli artisti intoccabili. L’importante è toccarli con il massimo rispetto possibile, allontanandosi dalla versione originale. Qui mi è stata proprio richiesta questa versione e ho voluto ascoltare i consigli di Marco capendo la sceneggiatura. Nella versione di Battisti-Mogol c’è il futuro, mentre la mia versione c’è uno sguardo al passato. Doveva essere il riassunto di un vissuto che facesse pesare ancor di più le parole. Sono molto contento  perché mi emoziona, ed è quel che mi capita quando reinterpreto i brani di qualcun altro”.

La produzione intanto ha spiegato di non aver avuto problemi legali per l’utilizzo delle canzoni, come hanno ribadito lo stesso Mogol e il suo legale presente in sala ma che hanno scelto volontariamente di eliminare alcune canzoni che potrebbero andare in un sequel in caso di riscontri positivi del pubblico. Un’Avventura sarà nelle sale da domani con Lucky Red in 360 copie.

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