Un Valzer tra gli scaffali: Recensione, l’amore si trova nella corsia di un supermercato

12/02/2019 di Redazione

Un Valzer tra gli scaffali, vincitore del Premio della Giuria Ecumenica al Festival Internazionale di Berlino  e di altri numerosi premi Internazionali, tra cui: il Premio Miglior Film ai Festival di Valladolid e Napoli, il Premio Miglior Sceneggiatura al Festival di Atene, il Premio Lola del Cinema Tedesco come Miglior Attore a Frank Rogowski, per la sua splendida interpretazione dello scaffalista Christian, arriva nelle nostre sale, distribuito dalla Satin Film (una vera garanzia per i film di qualità), il 14 febbraio in occasione della festa di San Valentino, un film che ci parla dell’amore in modo poetico e originale.

In un epoca in cui ci si affanna con i più strampalati social per conoscere l’anima gemella, chi vi scrive ha sempre pensato che molto più facilmente si può conoscere e magari incontrare la propria anima gemella tra le corsie di un supermercato. Che sia la cassiera, o l’addetto al banco o una o uno semplice single, che potete riconoscere al volo dal contenuto del suo carrello, il regista Thomas Stuber con questa splendida pellicola non fa altro che avvalorare la mia tesi, meglio frequentare un supermercato invece di un’affollata discoteca per trovare l’anima gemella. Nel nostro caso l’amore, scocca tra due impiegati coloro che lavorano all’interno supermercato.

I protagonisti di questa storia sono Christian (Franz Rogowski), timido e riservato è il nuovo arrivato come scaffalista notturno, dentro uno squallido supermercato di una cittadina della Germania dell’Est, dominato da orribili luci al neon. Ma ben presto il suo luogo di lavoro diventa la sua vera casa, perché Christian incontra Marion ( Sandra Hüller ) , e ne resta folgorato al primo sguardo, e tra uno scambio di sguardi mentre sistemano gli scaffali e fugaci incontri alla macchina del caffè, il nostro eroe cerca di conquistarla.

Difficile rendere a parole la bellezza di questa pellicola e la poesia che ci viene trasmessa attraverso le immagini e la splendida colonna sonora che l’accompagna. 2001: odissea nello spazio, ci mostrano un muletto di un supermercato che volteggia mentre sposta le varie merci, una scelta geniale nella sua semplicità. Tutta la pellicola è intrisa di poesia e dolcezza che la giuria ecumenica del Festival di Berlino ha perfettamente sintetizzato nella motivazione del premio:

Se la vita è un supermercato, allora ciò di cui abbiamo bisogno non si trova sugli scaffali, ma nelle corsie. Il film mostra in modo artisticamente convincente cosa si intende per: Beati i puri di cuore “

Difficile aggiungere altro a questa perfetta sintesi, se non consigliare caldamente questa pellicola anche a chi pensa che il romanticismo sia finito, e con lui l’amore.

Tratto dal libro  “In Den Gangen-Tra i corridoi” di Clemens Meyer, che ha curato la sceneggiatura insieme al regista, Un Valzer tra gli scaffali offre una visione nuova ed inedita sul mondo che viviamo quotidianamente. Senza dubbio dopo aver visto il film, molti saranno convinti che il posto migliore dove cercare la propria anima gemella sia proprio tra gli scaffali di un supermercato, e sinceramente in questi tempi, dove freddi messaggi telefonici con foto vi illudono sulla possibilità di incontrare la persona giusta, ne siamo più che mai convinti.

Share this article