Ultimo: Colpa delle Favole, che si realizzano davvero | Recensione

Colpa delle Favole sta dominando le classifiche e ho voluto scrivere qualche pensiero su Ultimo, un ragazzo che è una delle poche luci per la musica italiana.

Ultimo è tornato portando a compimento con Colpa delle Favole un’ideale trilogia che è, senza neppure mettere il condizionale, uno dei lavori d’esordio migliori della musica italiana da diversi anni. Pianeti era stato un colpo di fulmine totale, una folgorazione per un talento cristallino capace di far brillare gli occhi.

Peter Pan aveva portato ad un ulteriore sviluppo, con dei sound anche diversi e molto più commerciali. Si continuava comunque a vedere un’impronta unica e autobiografica, con dei testi in grado di toccare le corde del cuore come quasi nessuno riesce a fare nel cantautorato italiano degli ultimi anni. Per avvicinarci ad Ultimo dobbiamo scomodare cantautori come Fabrizio Moro, Tiziano Ferro, Marco Mengoni ed Ermal Meta, nonostante le melodie di questi ultimi siano diversi.

Ora però voglio parlare di questo nuovo colpo di fulmine assoluto che è Colpa delle Favole. Un album con tredici tracce una più bella dell’altra, che spaziano dal romanesco al reggae, fino ad arrivare quasi ad una poesia parlata nell’ultima traccia “La Stanza dei ricordi” che lascia senza fiato. Ultimo è tornato molto più vicino a Pianeti, è tornato ad essere al 100% quello che ci aveva fatto sperare in un futuro per la musica italiana più luminoso. Un autore che non scende a compromessi e dopo essere stato il più giovane di sempre a fare sold out all’Olimpico di Roma – il prossimo 4 luglio – se lo può permettere.

Un album intimo, intenso in cui Ultimo guarda dentro si se come mai aveva fatto prima in “Fateme Cantà”, in cui nel video Antonello Venditti idealmente gli passa il testimone. E dopo aver ascoltato “Amati sempre” possiamo dire che lo è, perché è una piccola perla in pieno stile vendittiano. Le canzoni che però più di tutte mi hanno colpito di quest’album sono tre: Colpa delle Favole, Aperitivo Grezzo e Piccola Stella.

La prima “Colpa delle Favole” è una canzone quasi rock, un grido disperato di un artista che incolpa i cambiamenti della sua vita ad un sogno che ha raggiunto. Un brano davvero intenso da ascoltare in loop a tutto volume, perché chiunque può rispecchiarsi nel disperato desiderio di vivere una favola come Ultimo. La seconda canzone sconvolgente è “Aperitivo Grezzo” perché ha un sound e uno stile diverso da tutte le altre, perché ci racconta di Niccolò in un modo nuovo: un ragazzo che andava con gli amici a divertirsi e che vuole continuare a farlo, perché vuole rimanere tra gli ultimi.  A completare il  trittico c’è “Piccola Stella”, una canzone di una dolcezza sconvolgente quasi ad essere una ninna nanna. Scoprire che questo testo è il primo portato a compimento da Ultimo quando aveva soli 14 anni lo rende ancora più svolgente. 

Basterebbe questo per convincere chiunque che “Colpa delle Favole” è al momento l’album più interessante del 2019, molto più di quelli offerti da artisti più navigati come Luciano Ligabue che sembrano produrre testi sempre più banali, quasi a non saper più cosa dire come nell’ultimo “Start”. Ultimo invece, sarà per la giovanissima età, lo sa in modo chiarissimo. Come chiaro è un futuro da primo ancora tutto da scrivere, perché anche se è “Colpa delle Favole” questo ragazzo di San Basilio ne ha ancora una tutta da scrivere.

Colpa delle Favole, la tracklist

1.      Colpa delle Favole
2.      I Tuoi Particolari
3.      Quando Fuori Piove
4.      Ipocondria
5.      Fateme Cantà
6.      Rondini al guinzaglio
7.      Amati Sempre
8.      Quella Casa Che Avevamo In Mente
9.      Piccola Stella
10.   Aperitivo Grezzo
11.   Fermo
12.   Il Tuo Nome (comunque vada con te)
13.   La Stazione dei Ricordi

Colpa delle Favole – Audio

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