Tredici 2: Lo showrunner afferma che non c’è nessuna risposta al movimento #MeToo

21/05/2018 di Redazione

Tredici 2, lo showrunner spiega che la seconda stagione non è stata una risposta al movimento #MeToo.

La prima stagione di Tredici, ha avuto un tranquillo lancio su Netflix, a Marzo 2017, ma le conseguenze del suo debutto non fecero che scatenare conversazioni sulla rappresentazione del suicidio giovanile creando non poche polemiche e richieste di cancellazione per lo show. 
Mentre la prima stagione era basata sull’omonimo romanzo di Jay Asher, lo showrunner Bryan Yorkey, si è ritrovato senza una road map per la seconda stagione.
Tredici
Bryan Yorkey in un’intervista all’della seconda stagione (che ha debuttato il 18 maggio su Netflix) ha rilasciato quanto segue:

Sapevamo di avere più storie da raccontare, ma ovviamente lavoravamo senza la rete di sicurezza del libro e dovevamo davvero capire dove la storia ci avrebbe portati, trovare la struttura, il motore e tutti i fili della storia. Era ovviamente una grandiosa opportunità,  per essere libero (dal libro), ma era anche complicato passare da 13 capitoli meravigliosamente strutturati, e a scriverne altri 13 per conto nostro”.
 

Tredici 2

Yorkey e i suoi scrittori hanno affrontato il suicidio, l’aggressione sessuale, l’alcolismo, la guida in stato di ebbrezza e molti altri problemi, nei primi 13 episodi, che hanno ricevuto elogi e critiche, e una reazione contro il modo in cui la serie descrive la morte dell’adolescente Hannah Baker (Katherine Langford).
In risposta, Netflix ha aggiunto avvisi e informazioni su un centralino d’assistenza all’inizio di ogni episodio di Tredici 2 mettendo anche online un sito per il supporto. Mentre invece per la seconda stagione, lo streamer ha creato un sito web speciale con messaggi sociali dalle star della serie e una serie di informazioni di supporto:

C’è stata un’enorme quantità di discussioni nel mondo della cultura intorno allo show, di cui eravamo consapevoli” dice Yorkey.  “Abbiamo ascoltato tutte le diverse parti, tutti i punti di vista sulla storia e sulla prima stagione. Eravamo molto interessati a ciò che sapevamo di dover fare quando siamo tornati per scrivere la seconda stagione. Dovevamo raddoppiare i nostri sforzi, per essere il più veritieri possibile e onesti con noi stessi, e per raccontare la storia nel modo più diretto, proprio come ci siamo avvicinati alla prima stagione.”

Lo scandalo di Weinstein (ultimo in ordine di tempo ad essere accusato è Luc Besson) doveva ancora venire fuori quando lo showrunner e i suoi scrittori hanno iniziato a parlare della  seconda stagione di Tredici:

”Abbiamo scritto la storia di Tredici 2 a Febbraio, Marzo e Aprile 2017, quindi tutto in quegli episodi è stato scritto mesi prima che una qualsiasi di queste cose emergesse. Avevamo il nostro appuntamento stagionale alla fine di Aprile, quindi avevamo scritto tutto e proceduto a creare la stagione, quando lo scandalo iniziò ad emergere.  E’ stato straordinario osservare ciò che accadeva, ma nulla di tutto ciò che abbiamo fatto è stata una risposta.”

Per quanto riguarda il dibattito che scaturirà la seconda stagione di Tredici, Yorkey non è pronto a fare previsioni:

Il nostro obiettivo è quello di raccontare le storie dei personaggi nel modo più veritiero possibile, seguendo direzioni che ci portano in temi che sono nella vita dei ragazzi di oggi. In Tredici 2 i temi sono questi, perchè è lì che i nostri personaggi ci hanno guidato, e sono storie che ritenevamo vitali per l’esperienza dei giovani di oggi. Non posso immaginare quali saranno gli spunti del dibattito che ne deriverà, sarò molto interessato a scoprirlo”.

Tredici 2 è già disponibile su Netflix dal 18 Maggio.
 

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