Timeless: Recensione 2×04 “The Salem Witch Hunt”
11/04/2018 di Redazione
Puntatina mica da ridere per Timeless. Jessica che resuscita grazie a Rittenhouse, Garcia Flynn al posto di Wyatt e una caccia alle streghe da fermare per salvare la madre di Benjamin Franklin.
Timeless è noiosa…
Io sorrido quando leggo queste affermazioni. Credo che Timeless sia una delle serie Tv più movimentate e che risvegliano svariati sentimenti che sto vedendo in questo momento. Un sentimento contrastato, una linea del tempo da salvare, avere fiducia in chi qualche mese fa ti avrebbe volentieri ucciso, una donna che vive come un incubo le sue premonizioni che mettono in pericolo persino il suo rapporto con chi ama. Ci sono serie TV che vanno avanti da stagioni intere solo con uno di questi elementi emozionali. Timeless li riunisce tutti in una serie sola e c’è chi la trova noiosa?
La sottile linea rossa di mammina.
Sulla parte sentimenti contrastati, oltre a quello ben noto del triangolo che si è venuto a creare fra Wyatt, Lucy e Jessica, ne esiste un altro che è legato a quello della mamma di Lucy. La nostra Carol non è ovviamente candidata ad essere la madre dell’anno, ma quello che mi sta piacendo in lei è che non riesce a staccare il ruolo materno e amorevole che ha per Lucy e metterlo al di sotto dei suoi doveri di membro di Rittenhouse.
Pur cosciente che la figlia può essere la rovina dei piani di Rittenhouse, non riesce a fermarla anche quando la sua determinazione pare forte e incrollabile. Un amore per la sua unica figlia che non possiamo che apprezzare anche se in un personaggio negativo come Carol. Troppo forte è il legame diretto, il cordone ombelicale invisibile che rende la donna troppo debole (per fortuna) per affondare la lama nel cuore di Lucy. Timeless fa quindi viaggiare nel tempo ma i personaggi, per contrasto, restano ancorati al loro ruolo come punti fissi. Carol alla fine non smette mai di essere madre e questo ruolo la frappone con forza a qualunque convincimento morale o scelta opportuna che vedano la figlia vittima dei complotti di Rittenhouse.
Team Timeless a Salem.
La trappola per eliminare Lucy non poteva che essere un luogo come Salem. La caccia alle streghe è il palcoscenico ideale per eliminare una pericolosa rivale, una donna che ha giurato a se stessa di contrastare Rittenhouse con tutte le sue forze e che agli occhi della oscura setta di potere appare appunto come una strega.
La morale che si trae dall’episodio è come al solito molto importante ed edificante. Tutte le donne sospettate di stregoneria altro non sono che persone che hanno dato libero sfogo alle proprie inclinazioni, persone che amano la natura, amano avventurarsi nei boschi, osservare gli uccelli, tutte cose che all’epoca sono viste come opere di stregoneria.
La fierezza e l’indipendenza di queste condannate all’impiccagione per stregoneria, sono l’esatto riflesso della personalità di Lucy che infatti dice di essere fiera di far parte di loro, fiera della loro capacità di essere donne libere.
Va detto che senza Flynn le cose sarebbero potute andare molto peggio e la reintroduzione di un personaggio complesso come Garcia in Timeless era necessario se non vitale. Nella prima stagione il suo contrasto con Lucy nasceva dalla convinzione che lei avesse scritto i diari di Rittenhouse e che fosse quindi responsabile indirettamente del massacro della sua famiglia. Quando il nemico è stato più chiaro e unico, Garcia Flynn ha perso gran parte del suo potenziale negativo per diventare una sorta di cattivo redento dalla pervicace convinzione di Lucy che ha sempre visto in lui solo un uomo molto sfortunato in lotta con i mulini a vento.
Le premonizioni di Jiya e la stupidità di Rufus.
Sì bisogna dirla tutta: Rufus sei uno stupido. Jiya soffre terribilmente ogni volta che si apre l’oblò della Timeless machine perché non sa se Rufus tornerà tutto intero, morto o ferito. Sa di avere acquisito una sorta di superpotere temporale. Vede cose che accadranno al suo amato durante questi viaggi e da donna sinceramente innamorata che teme di perderlo, lo mette in guardia raccontando le sue visioni.
Rufus che fa? Ci litiga perché pensa che le cose siano andate così perché Jiya lo aveva messo in guardia. Insomma due puntate fa lo vede bruciarsi il braccio e non gli dice nulla adesso vuole metterlo sull’avviso per paura di perderlo e lui che combina? Si arrabbia con lei che poveretta vuol soltanto che torni tutto intero. Jiya ha tutta la mia stima e rispetto perché convivere con un dono e sapere che chi ami non intende utilizzarlo è davvero drammatico.
Il ritorno di Jessica ovvero: il triangolo no non l’avevo considerato.
Lucy si avvia a contrastare il primato, per ora inarrivabile di Jorah Mormont di Game of Thrones, ormai noto a tutti con il nomignolo di Mainajorah, l’uomo cotto perso di Daenerys e friendzonato alla grande. Lucy Preston che ha accarezzato la felicità fra le braccia di Wyatt, si ritrova ora davanti la defunta Jessica, rediviva grazie a Rittenhouse. Ma si può essere più sfigate di così? Wyatt aveva ormai accettato la morte di Jessica e le braccia di Lucy erano il rifugio migliore che potesse trovare per colmare quel vuoto.
Mai come ora ho capito che viaggiare nel tempo non è legato solo alla storia scritta nei libri, nel salvare questo o quel personaggio, ma pone anche diverse problematiche legate alle singole vite dei personaggi. Jessica ne è un esempio e apre anche delle prospettive narrative nuove che si legano con il concetto di linea temporale.
Lucy non è la stessa che ha scritto il diario in mano a Garcia Flynn. Appartiene ad un’altra linea temporale. Anche Jessica ha vissuto con un Wyatt che non può essere il nostro. Il mio timore è che presto o tardi questo miscuglio di linee temporali, se non gestito adeguatamente, finirà per creare dei guazzabugli difficili da districare in una stagione di Timeless così maledettamente breve.
Passo e chiudo.
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