The Handmaid’s Tale – Recensione dell’ episodio 2×07 “After”
30/05/2018 di Redazione
Recensione del settimo episodio della seconda stagione di The Handmaid’s Tale dal titolo “After” (Dopo) dove il tema centrale è l’identità delle donne
Sul finire dello scorso episodio di The Handmaid’s Tale 2 “First Blood” avevamo assistito ad un momento shock, l’atto di protesta di DiGlen che diventando un kamikaze si era fatta saltare in aria insieme a tutti i comandanti, con le successive domande che hanno tormentato le nostre menti per tutta la settimana: chi è morto? Chi è riuscito a salvarsi?
Ora in questo settimo episodio di The Handmaid’s Tale 2 dal titolo “After” (Dopo) possiamo appunto osservare il dopo, le conseguenze di questo gesto. Veniamo a conoscenza che l’esplosione ha causato la morte di ventisei comandanti, tra cui quella del Comandante Pryce, il capo degli Occhi e mentore di Nick , sfumando la possibilità per quest’ultimo di venir riassegnato (Povero Nick, dovrà continuare a sopportare le isterie di Serena #NeverAJoy e vivere a stretto contatto con June).
Il tema principale di questo settimo episodio di The Handmaid’s 2 Tale è l’identità delle donne
Purtroppo però, tra le vittime di questo atto terroristico ci sono anche trentuno ancelle, ed è con il loro funerale che si apre il settimo episodio di The Handmaid’s Tale 2, una funzione celebrativa dove alle ancelle cadute, viene negata la possibilità di venir sepolte con il loro nome, con la loro identità appunto, e anche se, si sentono i cori che dicono “Noi Le Ricordiamo” verranno rivangate con il nome dei loro padroni.
A prendere il posto del Comandante Pryce in The Handmaid’s Tale 2 ci pensa il Comandante Cushing, che con la sua immensa sete di potere inizia a seminare paura e panico, terrorizzando i cittadini di Gilead, anche quelli investiti da cariche alte. Cushing infatti, decide di uccidere la famiglia dove l’attentatrice DiGlen risiedeva, ma non solo, insieme a loro vengono giustiziati molti altri in quella che è in tutto e per tutto una vera a propria caccia alle streghe.
Cushing cerca Perfino di far ammettere a DiFred, il coinvolgimento di Fred Wateford in merito alla sua tentata fuga, in modo tale da non avere più nessuno ad ostacolarlo nella sua ascesa al potere. Ma June non cade nella trappola, è troppo intelligente per farlo e decide di mantenere la versione “Sono stata portata via contro la mia volontà”, e successivamente, di confidarsi proprio con Serena.
L’identità di Serena #NeverAJoy in questo settimo episodio di The handmaid’s Tale 2
Serena #NeverAJoy in questo settimo episodio di The handmaid’s Tale 2, ritrova la sua voce, la sua identità di donna forte e indipendente che avevamo imparato a conoscere tramite i flashback. Identità che le era stata negata in quanto donna, seppur moglie di un comandante, costretta a vivere all’ombra del marito.
Per questo motivo l’alleanza tra June e Serena in questo settimo episodio di The Handmaid’s Tale 2 è così emozionante, che basta il semplice rumore di una penna per farci sussultare. Osservare due donne indubbiamente forti e piene di personalità che si avvicinano sul piano intellettuale è qualcosa di assolutamente meraviglioso da vedere