The Expanse 3×03 Recensione: Un prezzo di vittime accettabile

02/05/2018 di Redazione

Difficile in questo panorama di serie TV, trovare qualcosa che possa essere messo a confronto con The Expanse. Credo sia la ricostruzione più vicina alla realtà del come davvero l’umanità affronterebbe l’incontro con un essere alieno come la protomolecola.

La guerra non ha giustificazioni.

Che il personaggio del Reverendo Volovodov fosse complesso e che avesse bisogno di una grande attrice per portarlo sullo schermo,  l’avevo capito dalla prima scena in cui è stata protagonista. Lei rappresenta la voce della coscienza del segretario NU, un uomo che vive nella continua incertezza e nella paura, giustamente, di fare un passo sbagliato.

The Expanse 3×03: Come fare a scegliere in tempo di guerra? Quale numero di vittime è giustificabile?

Errinwright è un po’ come lo Iago della situazione. Ti sussurra le giuste parole per smuoverti, non si arrende davanti al primo no e ti sventola come il fazzoletto di Desdemona, la certezza che un atto di guerra non produrrà troppe vittime.
I brevi scambi di opinione fra lui e Volovodov sono stilettate di due personaggi ai poli opposti, Era necessario equilibrare le forze all’interno delle Nazioni Unite, data l’assenza di Avasarala di cui parleremo fra poco.
The Expanse 3×03. Sempre più carogna Errinwright.

C’è una scena che secondo me è la chiave di questo episodio. Il reverendo parla con il segretario che si chiede in pratica cosa differenzia il grande statista dal pessimo quando deve decidere in guerra cosa fare. Se sei risolutivo e vittorioso anche un alto prezzo di vittime viene presto dimenticato. Il reverendo gli risponde che la scelta migliore in guerra è quella che fa il minor numero di vittime.
Ma non puoi entrare in guerra contro la tecnologica e militarizzata Marte senza pensare di scottarti le dita. Credo che agli occhi di Volovodov questa guerra sia qualcosa di assolutamente evitabile e che ogni più piccola perdita da una parte e dall’altra, sono comunque senza giustificazioni, come lo è la guerra d’altronde.
The Expanse 3×03: Mao capisce che quello che sta facendo è estremamente sbagliato.

Dicevo che la scena fra il segretario  NU e Volovodov è fondamentale per capire l’episodio e lo è nel senso che vediamo i capi alle prese con decisioni complesse. Del Segretario abbiamo detto, Jules Mao deve decidere qualcosa di importante.

La protomolecola vale la vita di un bambino?

Quando un padre si rende conto che l’ambizione e la sete di potere hanno passato il segno? Quando la tecnologia, la scienza non servono a placare la voce della coscienza che ti dice a voce alta: “Ora basta”? Per Jules Mao tutto questo arriva quando si incontra con Mei, la figlia di Prax, sottoposta alla sperimentazione della protomolecola.

The Expanse 3×03: Duri i confronti nella Ronzinante.

I modi gentili della piccola, il contatto delle mani e la certezza finalmente di quanto mostruosa sia la sperimentazione portata avanti su dei piccoli innocenti rei di avere una rara malattia che inibisce la protomolecola. Ho pensato che Mr Mao negli occhi di Mei, abbia visto la sua piccola Julie, morta per colpa della sua cieca ambizione spinta all’eccesso da Errinwright.
The Expanse: Manipolare chi comanda senza sporcarsi le mani e la coscienza con milioni di vittime…

La determinazione di Mao mi ha un attimo sconcertato: “Fermate tutto” Come se qualcosa si fosse risvegliato in lui, l’uomo comprende pienamente la gravità di un peso troppo pesante per una sola persona. Il tutto mentre il suo complice Errinwright gioca a fare la guerra nelle comode poltrone di New York.
Ma alla fine è lui che incrocia lo sguardo dei piccoli, lui che li vede trasformarsi in mostri senza anima, lui che deve sostenere lo sguardo di una piccola bambina che gli chiede quando vedrà il padre. Mao è un altro dei piccoli grandi tragici ritratti che The Expanse ci offre ad ogni puntata.

Ci sono un Cinturiano, una Terrestre e una Marziana…

No non è l’inizio di una barzelletta, è la realtà vissuta negli spazi angusti della Ronzinante (Sì lo so si chiama Pinus Contorta, ma a me piace Ronzinante).
Con la guerra in atto fra Marte e Terra e con il possesso della protomolecola anche da parte dei Cinturiani, organizzare una convivenza minimamente civile è impresa ardua persino per il capitano Holden. Bobbie Draper è una guerriera, una donna d’azione e ha una missione per lei vitale: riportare il consigliere NU Avasarala in un luogo sicuro per poter denunciare la bieca macchinazione di Errinwright. Ovvio che il primo scontro lo abbia con Amos (secondo me si piacciono sotto sotto).

The Expanse 3×03: Draper a confronto con Holden.

Ma è fra due donne forti e tenaci che si assiste al miglior scontro. Avasarala VS Naomi. Lei, Avasarala, abituata a giocare con le parole, a convincere con l’enfasi e il tono, l’altra Naomi più propensa alla riflessione e a misurare le parole. L’incomprensione di base fra loro non porta a uno scontro violento, ma all’accettazione dell’ignoranza dell’una e dell’altra. Naomi crede che fornire la protomolecola sia stato un atto paritario per evitare che i Cinturiani potessero essere svantaggiati.
The Expanse 3×03: Un confronto non solo generazionale, ma di ideali.

Avasarala pensa invece che questo non porterà altro che ulteriore sangue e violenza nel sistema solare. Come darle torto se riflettiamo su cosa sposterà la decisione di Mao di interrompere le sperimentazioni.

Il sacrificio da pagare è alto (per gli altri).

L’episodio si conclude con il tragico fallimento del piano di Errinwright volto a eliminare i cannoni marziani puntati sulla terra. A tavolino, come Risiko è bello spostare, fare calcoli percentuali e giocare a fare il Dio della guerra. Diverso è quando quelle decisioni ricadono sulla vita di milioni di persone. Ma non è lui a portare quel fardello, ma il segretario Gillis. Bella la vita della lurida carogna eh Errinwright?

The Expanse 3×03: Cotyar nemmeno immagina cosa sta per accadere.

Chiudo la recensione con la prigionia di Cotyar presso i terrestri. Sinceramente penso che in questo momento la sua preoccupazione è tenere Avasarala lontana dalla presenza dei terrestri ostili, peccato che tutte le strade portano ad Io e sarà l’inizio di un nuovo capitolo di questa incredibile serie che è The Expanse.
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