The 100 5×03 – Recensione dell’episodio “Sleeping Giants” Spoiler
09/05/2018 di Redazione

Stanotte è uscito il terzo episodio della quinta stagione di The 100 intitolato “Sleeping Giants”, dove finalmente assistiamo ad un momento tanto atteso. Ecco la nostra recensione!
Bellamy, Raven e gli altri vogliono tornare sulla terra, e per farlo decidono di prelevare il carburante dall’ Eligius, la nave spaziale dove Charmaine (Ivana Milicevic) e tutto il suo gruppo di criminali ha vissuto prima di arrivare sulla terra. Qui veniamo a conoscenza che a bordo si trovano 283 persone ibernate in delle capsule criogeniche. Sono i giganti addormentati che danno il titolo a questo terzo episodio di The 100 5 “Sleeping Giants”

Ancora una volta in The 100 5 viene dimostrato che il tema principale di questa serie televisiva è la sopravvivenza, dove uccidi o sarai ucciso, ma questa Bellamy decide di comportarsi diversamente, non vuole commettere gli stessi errori del passato. Uccidere non è sempre la soluzione per tutto, è diventato finalmente un Leader, che non può più permettersi il lusso di agire secondo l’impulso. Escogita una strategia che possa tornargli utile in futuro. D’altronde deve trovare un senso alla morte di Clarke, accettando anche il fatto che Raven rimanga a bordo della nave
Ma non è il solo personaggio a stupirci in questo episodio di The 100 5, Murphy dimostra ancora una volta di non essere solo lo dello scontroso, manipolatore che pensa solo a se stesso, e lo fa decidendo di rimanere fianco di Raven convinto che tanto ci sia un piano di riserva. Impagabile l’espressione che appare sul suo volto quando scopre che così non è.

Sulla terra intanto Clarke viene fatta prigioniera dai criminali e durante l’interrogatorio con Charmaine possiamo notare due aspetti molto importanti in The 100:
Il primo è l’istinto materno di Clarke, che in questo episodio di The 100 5 viene fuori ulteriormente. Infatti comincia a parlare, solo nel momento in cui comprende che Madi è in pericolo di vita, dimostra che farebbe di tutto per salvarla, sacrificherebbe se stessa per lei senza pensarci due volte. Il secondo è la scoperta che i criminali non hanno la minima idea di quello che sia successo alla terra, e non solo per quanto riguarda il Praimfaya, la loro esistenza risale sin da prima che quasi tutti i suoi abitanti fuggirono nello spazio creando l’Arka. Sarà la stessa Clarke a metterli al corrente introducendo il discorso con due semplici parole : “Quale volta?”