The 100 5×02 – Recensione dell’episodio “Red Queen” Attenzione Spoiler
03/05/2018 di Redazione
Stanotte è uscito il secondo episodio della quinta stagione di The 100 intitolato “Red Queen”, ecco la nostra recensione!
Mentre il primo episodio di The 100 5 “Eden” era quasi completamente incentrato su Clarke (Eliza Taylor), di come aveva trascorso i sei anni successivi al Praimfaya, in questo secondo episodio della quinta stagione ci viene mostrata la dura vita degli abitanti del Bunker, guidati da Octavia (Marie Avgeropoulos). La scelta del titolo “Red Queen” (la regina rossa) è legata proprio al comandante dei Wonkru in quanto non è una Nightblood, nelle sue vene il sangue che scorre è rosso
Esattamente 46 giorni dopo il Praimfaya, gli abitanti del Bunker sentono dei forti rumori provenire dall’ esterno, si tratta di Clarke, che cerca di contattarli prima del crollo di quella che una volta era la torre di Polis, come avevamo visto la settimana scorsa. In quel preciso istante kane ed Abby comprendono che il luogo che li aveva salvati dall’ infuocata onda della morte, proteggendoli dalle radiazioni è diventato la loro prigione senza via di fuga
La lotta per la sopravvivenza è sempre stato il tema centrale di The 100, dove la paura di terminare le scorte di cibo prende il sopravvento. D’altronde è risaputo che le persone quando sono assalite dalla paura e dal panico, possono commettere gesti disperati. E’ proprio il gesto disperato di Kara (Kyra Zagorsky) a rimettere tutto in discussione. Non è sufficiente che i vari clan si trovino sotto lo stesso tetto, se poi non sono in grado di coabitare. Per fare un esempio quando l’Italia venne unita il Conte di Cavour disse “Fatta l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”. In The 100 5 potremmo dire lo stesso “Fatti Wonkru, ora dobbiamo fare i Wonkru”
Ad Octavia spetta proprio questo arduo compito, ma lei non sa come fare perchè si sente una guerriera, non un leader. Sarà Jaha ad indicarle la strasa giusta, in un momento commuovente che ci fa dire addio ad uno dei personaggi principali di The 100, che ci ha accompagnato sin dalla prima puntata e anche se, non siamo stati sempre d’accordo con le sue scelte (sua la colpa di aver portato A.L.I.E. e di conseguenza il Praimfaya), avevamo imparato a conoscerlo e ad apprezzare i suoi lati positivi, quindi versare una lacrimuccia è consentito, anche se non so quanto potremmo sentirne la sua mancanza
“un guerriero ha bisogno di un nemico, sull’Arca il nostro nemico era la morte. Quando tua madre ha infranto la legge, è diventata il nemico. Adesso sai che cosa occorre per essere un leader”
Continua a pagina due per scoprire cosa succede in questo secondo episodio di The 100 5
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