Tell Me a Story 1×01- Recensione: Benvenuti nel mondo delle favole dark
02/11/2018 di Redazione
Sulla CBS ha debuttato Tell Me a Story, la nuova serie tv scritta e prodotta da Kevin Williamson. Una prima puntata di rodaggio che ci fa scoprire i personaggi e le loro vite che saranno tutto tranne che delle fiabe.
Il 31 Ottobre è andato in onda il primo episodio di Tell Me a Story dal titolo “Hope”, la nuova serie tv che vede il ritorno degli attori Paul Wesley (l’ex Stefan salvatore di The Vampire Diaries) e Kim Cattrall (Sex and The City) alle prese con una New York City dark e pericolosa che vive l’incertezza dei nostri tempi. Come già anticipato, il nuovo show scritto e prodotto da Kevin Williamson (The Vampire Diaries e Dawson’s Creek) racconterà le storie dei vari protagonisti ispirandosi alle fiabe di ‘Cappuccetto Rosso’, ‘I tre porcellini’ e ‘Hansel e Gretel’; ma dimenticatevi i lieto fine alla C’era una volta o i teen drama tanto in voga negli ultimi anni. Tell Me a Story, già dal primo episodio, si presenta brutale e adulto. La nostra recensione di Tell Me a Story 1×01.
Tell Me a Story 1×01- Recensione: Cappuccetto Rosso
In questa puntata di Tell Me a Story non c’è un protagonista principale e nemmeno un’unica storia su cui si sviluppa l’intera serie, almeno per ora, ma in “Hope” conosciamo i numerosi personaggi e le loro vite. “Cappuccetto Rosso” è una delle fiabe scelte per rappresentare la storia di Kayla (Danielle Campbell), un’adolescente complicata costretta a trasferirsi a New York per ritrovare la retta via. La ragazza sarà costretta dal padre ad andare a vivere da sua nonna Colleen (Kim Cattrall), con cui non ha alcun rapporto e nutre del risentimento. Già nella storia di Kayla la fiaba si capovolge e i ruoli canonici si ribaltano, mostrando una nonna poco capace e affettiva, mentre lo spirito guida della ragazza sarà proprio il Lupo, animale molto amato dalla mamma scomparsa e che Kayla ha deciso di tatuarsi.
Kayla continua con le scorribande notturne e finisce a letto con uno sconosciuto, a cui racconta proprio la storia del Lupo. Ma a fine puntata c’è il colpo di scena che i più attenti vedranno come “Un Omaggio”, per non dire una “copia”, a Pretty Little Liars. Forse proprio la connessione tra Kayla e lo sconosciuto è l’unica pecca che troviamo in “Cappuccetto Rosso”, in precedenza ben gestita per essere una sorta di presentazione e di introduzione al rapporto tra nonna e nipote che spero verrà approfondita nei prossimi episodi. E chissà che il Lupo non diventi cattivo.