Netflix ha deciso di fare le cose in grande presentando i contenuti originali italiani in un grande evento a Roma. Il fiore all’occhiello è senza dubbio “Suburra – La Serie” le cui riprese della seconda stagione sono iniziate nelle scorse settimane. Suburra è uno di quei prodotti seriali che si inserisce nel filone iniziato con Romanzo Criminale e proseguito poi con Gomorra con il quale è cambiato completamente il mondo delle produzioni sul piccolo schermo. Uno dei personaggi più attesi è sicuramente l’Aureliano di Alessandro Borghi, già presente nell’omonimo film di Stefano Sollima e straordinaria conferma durante la prima stagione:

“Nella seconda stagione Aureliano si evolve profondamente: deve affrontare nuove sfide, nuovi eventi, nuove dinamiche che dipendono dai personaggi che arrivano in questi nuovi episodi. Da un lato sta cercando di conquistare potere, mostrando agli altri ma soprattutto a se stesso di essere pronto a gestirlo. Dall’altro, deve gestire i rapporti emotivi, legati principalmente alla sua famiglia”.


Ambientata a Roma e ispirata all’omonimo romanzo, la serie vede Chiesa, politici corrotti e criminalità organizzata scontrarsi in una sanguinosa lotta per il controllo del litorale di Ostia

Sempre malavita organizzata e corruzione alla base di Suburra, la serie TV italiana prodotta da Netflix.

Tornano i protagonisti della prima stagione, che hanno già conquistato il pubblico e la critica di oltre 190 paesi in cui è disponibile Netflix: Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara) e Lele(Eduardo Valdarnini), Sara Monaschi (Claudia Gerini), ambiziosa consulente finanziaria legata alla Chiesa, il politico Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) e lo spietato boss Samurai (Francesco Acquaroli).
Quali nuove alleanze stringeranno e quali nuove strategie metteranno in atto per conquistare il controllo del litorale romano?
La seconda stagione è scritta da Barbara Petronio – che cura anche la supervisione editoriale – Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, e diretta da Andrea Molaioli (Suburra La Serie, La ragazze del lago, Il gioiellino) e da Piero Messina (L’attesa).