Simone Cristicchi: Il ritorno con “Abbi Cura Di Me” e un documentario
16/01/2019 di Redazione
Simone Cristicchi, a distanza di 6 anni, torna con l’album “Abbi Cura Di Me” e con un documentario presentato in occasione di Sanremo.
“Nei versi della canzone, ricorre il tema millenario dell’accettazione, della fiducia, dell’abbandonarsi all’altro da sé, che sia esso un compagno, un padre, una madre, un figlio o Dio – racconta Simone Cristicchi – Nelle mie intenzioni, questo brano vuole essere una preghiera d’Amore universale, una dichiarazione di fragilità, una disarmante richiesta d’aiuto”.
Questa sarà la quinta volta di Simone Cristicchi al Festival di Sanremo. La prima partecipazione nel 2006 quando il cantautore, al suo esordio, gareggiò nella sezione Giovani con il brano “Che bella gente“. L’anno successivo tornò da Campione con “Ti regalerò una rosa“, vincendo la kermesse e aggiudicandosi anche il “Premio della Critica Mia Martini” e il Premio Sala Stampa Radio-Tv. Nel 2010 si presentò a Sanremo con “Meno Male” e nel 2013 con “La prima volta (che sono morto)” e “Mi manchi“.
Simone Cristicchi, il documentario e il teatro
Simone Cristicchi sta realizzando un documentario per la regia di Andrea Cocchi, che sarà presentato in occasione del Festival di Sanremo, dal titolo “Happy Next – alla ricerca della felicità“, in cui il cantautore attraverso i racconti di diversi personaggi dello spettacolo e della cultura italiani, ma anche di gente comune, risponde in maniera personale e originale alla domanda che tutti si sono chiesti almeno una volta nella vita: che cos’è veramente la felicità?
Da sempre attivo anche sulla scena teatrale, Simone Cristicchi (anche direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo dal 2017) sta portando sui palcoscenici di tutta Italia anche un nuovo spettacolo diretto da Antonio Calenda, “Manuale di volo per uomo“. L’artista interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino che possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, cose apparentemente insignificanti che nascondono un’infinita bellezza.