Riverdale 3×12: “Bizarrodale”| Recensione

07/02/2019 di Redazione

Questo dodicesimo episodio di Riverdale 3 ha portato con sé il sorprendente ritorno del Gargoyle King, una presenza che sebbene con un intrigo discutibile, sembrava aver momentaneamente abbandonato la narrazione.

L’evoluzione che ha coinvolto questa parte della stagione, a seguito dell’interruzione delle vacanze natalizie, è molto positiva. Ammetto di aver nutrito molti dubbi riguardo alcune scelte degli sceneggiatori: Riverdale stava allontanandosi dai suoi tratti distintivi. Ora, invece, tutto sembra consolidarsi. Nella recensione dello scorso episodio, infatti, abbiamo parlato dell’ambientazione, dei colori e dei colpi di scena in perfetto stile Riverdale.

Riverdale 3×12 | Focus sui personaggi secondari ed il ritorno del Gargoyle King

Riverdale 3x12
Riverdale 3×12

Il dodicesimo episodio è atipico, si separa dalla narrazione strutturata nei quattro filoni fondamentali, ovvero quelli di Archie, Betty, Jughead e Veronica. Betty e Jughead appaiono, infatti solo per due brevissime scene. Possiamo così soffermarci sulle storie dei personaggi secondari dell’intera Riverdale. Come era stato precedentemente annunciato in un’intervista a Casey Cott, si sarebbe presto parlato del rapporto di Kevin e Moose. Ed è proprio in questo episodio che si vede una completa escalation di emozioni e sensazioni differenti. A parer mio l’evoluzione del rapporto di coppia tra i due ed il coming out di Moose avrebbero necessitato di molte più scene e diversi episodi, ma capisco che tra le diverse linee da seguire, si sia deciso di dedicargli un unico focus.

I primi minuti dell’episodio ci introducono un altro degli eventi principali intorno a cui proseguiranno e si intrecceranno tutte le storie dei nostri protagonisti. La storia d’amore degli ex sceriffo Keller e sindaco McCoy procede a gonfie vele; tanto bene da voler celebrare la loro unione in un matrimonio. 

Riverdale 3x12
Riverdale 3×12

È questa l’occasione in cui riappare il Gargoyle King. Il suo ruolo, però, questa volta è sostanzialmente diverso, anche se parimenti crudele. Il personaggio che si cela dietro questa oscura maschera vuole impartire una lezione, vuole, infatti, ergersi a paladino di valori ormai superati. Il messaggio che si vuole mostrare è che bisogna lasciare libertà di scelta, perché nessuno, amico o genitore, può influire sulle importanti decisioni di un altro. Ma soprattutto, nessuna esperienza passata è una giustificazione alle nostre azioni future.

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