Resta Con Me: Recensione del film con un’interessante Shailene Woodley

Shailene Woodley e Sam Claflin sono insieme in un film tratto da una storia vera, Resta Con Me, diretto dal regista islandese Baltasar Kormákur. Ecco la nostra recensione della pellicola che esce nelle sale questa settimana.

Baltasar Kormákur (Everest, The Oath – Il Giuramento) porta al cinema un film ispirato a una storia vera: nel suo libro autobiografico, la scrittrice Tami Oldham Ashcraft racconta della sua esperienza alla deriva, su una barca a vela fortemente danneggiata per via di un uragano, che è durata ben 41 giorni. Ad interpretare la protagonista di questo viaggio da incubo è l’attrice Shailene Woodley (Divergent, Io Prima di Te). L’uscita al cinema della pellicola è prevista per mercoledì 29 agosto 2018.

Resta Con Me | Recensione

Tami è portagonista di un’avventura da incubo. La ragazza di appena 24 anni parte da Tahiti con il suo fidanzato, Richard, che ne ha 33. I due sono molto innamorati e devono portare la barca a vela a San Diego. Qualcosa però va storto: al largo dell’Oceano Pacifico si abbatte su di loro un uragano di proporzioni catastrofiche, che lascia la barca in gravissime condizioni: Tami si risveglia alla deriva, con il suo fidanzato gravemente ferito. Senza mezzi di comunicazione esterni, deve rimettere insieme i pezzi e raggiungere la lontanissima terraferma per salvare se stessa e il suo innamorato.
Shailene Woodley è ormai cresciuta da quando la vedevamo nella saga di Divergent o Colpa delle Stelle. Adesso la vediamo protagonista ancora una volta, a reggere un film che la vede sola per una buona metà della sua lunghezza e che quindi dipende molto dalla sua performance. L’attrice in questo è senza ombra di dubbio promossa. Meno lo sono gli sporadici effetti visivi, che però possono essere perdonati…

Resta Con Me è un film con un ritmo e una storia piuttosto semplici – come lo è la storia d’amore di Tami con Richard – il racconto dell’incubo realmente vissuto dalla scrittrice che non viene infiocchettato in alcun modo.  Non farà la storia del cinema, ma il risultato è gradevole e di leggera fruizione, drammatico ma non troppo: la voglia di viaggiare e la passione per il mare non passa né alla protagonista né allo spettatore.
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