Quentin Tarantino e Martin Scorsese, conversazione per la DGA

04/10/2019 di Redazione

La DGA, Directors Guild Academy, spesso propone eventi molto interessanti e uno degli ultimi è la conversazione tra Quentin Tarantino e Martin Scorsese.

Quentin Tarantino e Martin Scorsese sono tra i registi più famosi, premiati e talentuosi della nostra generazione. I loro film, vecchi e nuovi, hanno segnato e continuano a segnare decine e decine di nuovi autori. Messi insieme fanno tre Oscar, 6 Golden Globe, 4 Bafta nonché innumerevoli nomination e vittorie di premi meno conosciuti.

A 25 anni da Pulp Fiction e quasi 40 da Toro Scatenato, questi due mostri sacri del cinema contemporaneo si sono seduti assieme allo stesso tavolo per una conversazione sui loro ultimi lavori (il già distribuito C’era una volta ad Hollywood di Tarantino e l’attesissimo The Irishman di Scorsese) nonché generali digressioni sulla settima arte

Coordinata dalla Directors Guild of America, ecco alcuni momenti salienti della  conversazione tra Quentin Tarantino e Martin Scorsese (potete dare un’occhiata all’originale qui).

 

Scorsese e The Irishman

Martin Scorsese e Joe Pesci
Martin Scorsese e Joe Pesci mentre preparano una scena di The Irishman

 

 

 

 

 

The Irishman è, a tutti gli effetti, uno dei film più attesi dell’anno. Non solo perchè è la nuova pellicola di Martin Scorsese; non solo perchè vi è stata operata una pesantissima azione di ringiovanimento sul volto degli attori, ma anche e soprattutto perchè erano anni che Robert De Niro e Joe Pesci non collaboravano per un’opera del regista newyorkese. Ricordiamo con piacere che ogni qual volta tali individui si sono messi insieme per realizzare un film la storia del cinema subiva sempre un cambiamento profondo. Toro ScatenatoQuei Bravi Ragazzi e Casinò sono capolavori che verranno ricordati per sempre.

Nella conversazione per la DGA Scorsese ha discusso anche del film in questione. “Per The Irishman ho assistito a meno sedute di montaggio” rivela Scorsese “in quanto ho dovuto gestire l’operazione di ringiovanimento per oltre sei mesi.
Non solo, ma l’intervento di Netflix nella fase produttiva pare aver complicato le cose: “Non ero più sicuro se dovesse durare, ad esempio, due ore e dieci minuti oppure arrivare addirittura a quattro ore.” dice il regista; “a un certo punto ho semplicemente pensato ‘E se fosse solo un film? E se dovesse essere lungo o corto esattamente quanto ce la sentiamo noi?'”.
La durata finale di The Irishmanè infatti di oltre tre ore; questo perchè, sempre parafrasando le parole di Scorsese, era necessario mantenere un ritmo più posato considerando l’età avanzata del narratore-protagonista.

Il film è stato presentato al New York Film Festival ed ha già ricevuto il plauso della critica. Sarà aggiunto al catalogo Netflix il 27 novembre prossimo.  

 

Quentin Tarantino sta scrivendo un libro

Tarantino e il cast di C'era una volta a Hollywood
Quentin Tarantino insieme al cast di C’era una volta a Hollywood

E’ ufficiale: Quentin Tarantino sarà l’autore di un romanzo sul cinema. Se, però, con C’era una volta ad Hollywood egli aveva espresso il suo amore incondizionato per il cinema americano anni ’60, niente era ancora stato detto sul suo corrispettivo europeo e asiatico. “Il protagonista è un reduce della Seconda Guerra Mondiale e ha visto ogni tipo di violenza sul fronte.” inizia a raccontare Quentin. “Torna a casa e non prova più nulla nel guardare film. Li trova infantili, specialmente dopo tutto quello che ha passato. Per lui i film di Hollywood sono solo intrattenimento, nient’altro. Un bel giorno viene a conoscenza di autori non americani molto rinomati, come Kurosawa, Fellini…”.

Per Quentin Tarantino, in realtà, questa non è altro che l’ennesima occasione per fare una scorpacciata di cinema. “Ora ho un’opportunità per guardare e riguardare film che conosco dall’alba dei tempi,” dice “ma dalla prospettiva del mio personaggio. Li guardo con piacere ma penso anche: “Cosa ne pensa? Come lo sta guardando?”.

 

Martin Scorsese e la sua iniziazione al cinema

Martin Scorsese giovane
Un giovane Martin Scorsese

Geni come Martin Scorsese ce ne sono pochi. Ma come hanno iniziato la loro carriera? Quando si sono appassionati?
“Avevamo una piccola televisione, una 16 RCA Victor, e i miei nonni venivano sempre il venerdì sera perché mandavano in onda film italiani per la comunità di Little Italy. Di solito i film erano Ladri di Biciclette, Roma città aperta e Paisà.”

D’altronde la passione di Martin Scorsese per il cinema italiano – piace molto anche a Quentin Tarantino in verità – non è mai stata un segreto, d’altronde egli stesso lo rivelò alla Festa del Cinema di Roma l’anno scorso (potete leggere un nostro articolo a riguardo qui).
“Mi diedero una visione del mondo intero, i film stranieri.” continua il regista “Mi resero curioso rispetto ciò che c’era al di là della comunità in cui vivevo, al di là dell’America.”

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