Outlander 4×12: Richard Rankin sul suo Roger “E’ compassionevole”
23/01/2019 di Redazione

Nella scorsa puntata di Outlander dal titolo “Providence” ci siamo avvicinati al finale di stagione. Richard Rankin, interprete di Roger, ha parlato dell’intensa ultima scena e del suo personaggio.
Domenica scorsa è andata in onda negli Stati Uniti la penultima puntata di Outlander 4 dal titolo “Providence”. Nel corso dell’episodio abbiamo assistito all’incontro tra Brianna e Stephen Bonnet, ma soprattutto è stata mostrata una drammatica scena che ha coinvolto anche il personaggio di Roger, interpretato da Richard Rankin (la nostra recensione della 4×12 di Outlander). Ancora nelle mani dei Mohawk, Roger entra in contatto con un altro detenuto, Padre Alexandre Ferigault interpretato in Outlander da Yan Tual. L’ecclesiastico è tenuto prigioniero perché si rifiuta di battezzare il figlio che ha generato con una donna della tribù e per questo sarà condannato a morte. Sarà Roger ad avere un ruolo importante in questa ultima drammatica scena della 4×12 di Outlander.
In un’intervista a Vulture, Richard Rankin ha parlato proprio del ruolo di Roger in quella scena e del suo carattere compassionevole. In particolare l’attore di Outlander ha commentato la scelta da parte del regista di inserire “Adagio per Archi” come sottofondo, rendendola ancora più emozionale:
“Mi è stato riferito da Mairzee Almas (regista) mentre la giravamo, se ricordo correttamente. Certamente, sarai molto entusiasta, davvero riconoscente di avere l’onore di un finale d’episodio epico. Sono molto felice di questo.”

Durante l’episodio di Outlander Roger ha un crollo. In una conversazione nella capanna con Padre Alexandre per la prima volta parla di se stesso, dando vita a un monologo su quanto fosse stato idiota durante tutto questo tempo:
“Sta realizzando quello che ha passato e quanto di quello che ha vissuto sia stato inutile. Ma tornerebbe indietro e farebbe tutto d’accapo? Probabilmente.” ha dichiarato l’attore di Outlander. “Questo è l’uomo che abbiamo imparato a conoscere come Roger. Questa scena ci fa dare uno sguardo sulla complessità, la profondità e il potenziale di questo personaggio. Sta affrontando tutto questo tumulto. E’ arrabbiato e va alla conclusione che “Devo essere egoista e non pensare a nessuno”. E’ questo il caso? No, ovviamente no. E’ cosi pieno di compassione e senso di onore e giustizia che si contraddice immediatamente. Fa questo discorso pazzesco e poi non può mantenerlo.”

Ma prima che mettesse fine alle sofferenze di Padre Alexandre appiccando l’intero incendio al rogo su cui si trovava l’uomo, Roger era riuscito a scappare dalla tribù. Ma le grida del condannato scatenano nel personaggio di Richard Rankin una sorta di discussione con se stesso, che lo porterà a tornare indietro:
“Amo cosi tanto Roger. Amo persino il fatto che abbia questa discussione con se stesso. E’ un uomo di tale compassione. Ascoltare qualcuno in quello stato di dolore e angoscia, ha dovuto tornare sui suoi passi e fare qualcosa. Ha solo pensato “Proverò ad aiutarlo, in qualche modo. Più che probabile porterà alla mia fine in certi aspetti, ma non posso.” E’ quasi come se gli venisse dall’anima, provare e salvare l’uomo. E’ cosi che è fatto.”

Ci avviciniamo al finale di stagione di Outlander 4 e il destino di Roger è ancora del tutto incerto. Riusciranno Jamie e Claire a liberarlo dai Mohawke? Brianna e Roger si riuniranno di nuovo? Richard Rankin parla anche delle aspettative dei fan sul finale:
“Spero che i fan ci saranno sia per Brianna che per Roger. La loro relazione è stata messa a dura prova. Penso che abbia superato il test del tempo senza cercare di essere troppo scadente. Ne hanno passate tante. Brianna è stata sola per molto tempo. Quindi spero che ci siano tutti per loro alla fine della stagione.”