Oscar 2019: Il palco e tante star extra Hollywood, tutte le novità
18/02/2019 di Thomas Cardinali
La cerimonia degli Oscar 2019 doveva essere rivoluzionaria ma probabilmente non sarà così, ecco tutte le ultime con le prime immagini del palco.
L’Academy dopo i cali di ascolto negli ultimi anni aveva annunciato di voler accorciare di circa 45 minuti proprio per rendere il tutto più appetibile per il pubblico e far riprendere l’audience. Tutte le misure proposte per rendere la cerimonia degli Oscar più appassionate per il pubblico mainstream, dal premio al miglior film pop fino alla consegna di quattro premi “tecnici” durante la pubblicità, sono state rigettate e sembra che sarà molto difficile ridurre la forbice oraria fin quanto era stato richiesto alla produzione dello show:
Siamo stati assunti con il compito di produrre una cerimonia più breve del solito. Come facciamo a evitare che il programma, a questo punto, sia solo una sequenza di premio, premio, pubblicità, premio, pubblicità, premio? Sarebbe una vera noia.
La produzione comunque rimarca il fatto che non si arriverà sicuramente alle 4 ore delle scorse cerimonie, anche perché Kevin Hart dopo le tante critiche ha rinunciato alla conduzione unica e non è stato sostituito. Per l’apertura è previsto un eccezionale piano alternativo al noioso monologo iniziale, in modo tale da snellire il tutto consegnando il primo Oscar dopo appena 6 minuti.
Oscar non solo per star di Hollywood
L’Academy ha deciso di fare qualcosa di veramente rivoluzionario per quanto riguarda la presentazione dei candidati all’Oscar per miglior film: delle star che non fanno parte del mondo del cinema lanceranno dei mini montaggi e c’è molta attesa, basti pensare che per il pluricandidato A Star is Born già è stato confermato il nome di Serena Williams come presentatrice.
Oscar con un palco sempre più d’orato
David Korins ha progettato un palco diverso per questa edizione degli Oscar: la struttura sarà dominato dall’oro, con curve che si spingono in avanti verso il pubblico stringendolo in un idealistico lungo abbraccio. La forma è stata studiata in questo modo perché una delle tematiche più importanti sarà l’inclusione, ovvero la capacità che ha il cinema di unire più popoli e che tanto è cara al mondo dello spettacolo ancora in aperto contrasto con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Un’altra sorpresa sarà l’esecuzione dell’attesa canzone The Place Where Lost Things Go da Il Ritorno di Mary Poppins: a cantarla ci sarà nientemeno che Bette Midler, accompagnata dal compositore Marc Shaiman in persona! La canzone non doveva essere eseguita insieme ad altre tre, ma alla fine ha prevalso il buon senso e il riconoscimento artistico della nomination.
L’appuntamento è al prossimo 24 febbraio per seguire la notte degli Oscar.