Nordic Film Fest: recensione, The King’s Choice – Alt For Norge ‘Tutto per la Norvegia’

04/05/2018 di Redazione

Nordic Film Fest, The King’s Choice  di Erik Poppe  è stato il film d’apertura per la settima edizione del  festival scandinavo che si tiene dal 3 al 6 maggio presso la casa del cinema a Roma.  La vera storia dei drammatici eventi a partire dal 9 aprile 1940,  quando Adolf Hitler decide di invadere la neutrale Norvegia e il re norvegese deve affrontare una scelta che cambierà il suo paese per sempre.


Nordic Film Fest, non poteva aprirsi che nel migliore dei modi il festival che a Roma per quattro giorni porta il cinema Scandinavo nella capitale. The King’s Choice di Erik Poppe  racconta i drammatici eventi a partire al 9 aprile 1940 che metteranno il re norvegese di fronte all’invasione nazista e alla scelta di accettare l’ultimatum tedesco, consegnando il paese ad Adolf Hitler oppure rifiutare e resistere  contro le armate del Terzo Reich.
Al Nordic Film Fest arriva una pellicola, giustamente campioni d’incassi in Norvegia, presentato al festival di Berlino, vincitore di numerosi premi , tra cui ben 8 statuette Amanda nel suo paese,  e candidato all’oscar nella shortlist del 2016 come miglior film straniero. Il film di Erik Poppe  con uno straordinario Jesper Christensen nei panni del re norvegese, ha convinto i numerosi spettatori romani intervenuti a questa anteprima italiana. E da parte da chi vi scrive resta sempre il rammarico di come i migliori film europei, non godano nella tanta vituperata Europa Unita, una distribuzione, un film uscito ormai nel 2016 che si colloca come una pagina di storia sconosciuta almeno nel nostro paese, ma che ben si colloca nell’attuale situazione internazionale e che aiuterebbe molto a riflettere e capire.

Il film di Poppe è una pellicola asciutta, girato con dialoghi intensi, che ci porta dentro il vortice della seconda guerra mondiale quando il 9 aprile 1940 con il  conflitto già in corso, dopo l’occupazione della Polonia e in attesa di scatenare le sue forze contro Francia e Inghilterra, Adolf Hitler rivolge il suo interesse alla Danimarca e Norvegia, piegando la prima in un solo giorno il 9 aprile 1940, per poi passare alla neutrale Norvegia, assolutamente necessaria da un punto di vista strategico e per l’approvvigionamento di Ferro  e del  Nichel provenienti dalla  Svezia e dal nord della Norvegia.
L’Operazione Wesrübung  (Unternehmen Weserübung) doveva essere nelle intenzioni dei nazisti un veloce colpo di mano assoggettando quasi senza sparare un colpo i due paesi nordici. Ma se il fratello del Re di Norvegia, Re Cristiano X di Danimarca fu  costretto ad  accettare la “protezione del Reich”,  la scelta di  Re Haakon VII, un figura solo rappresentativa nella giovane democrazia norvegese lo porterà ad una decisione che ancora oggi è l’orgoglio della Norvegia, una piccola nazione fiera della sua indipendenza raggiunta solo ai primi del ‘900,  in grado di opporre una tenace resistenza alle forze naziste, per poi continuare nella lotta partigiana alla quale un’altra pellicola hollywoodiana  ha reso omaggio (Gli eroi di Telemark, 1965), la vera storia dei partigiani norvegesi che hanno impedito la costruzione della bomba atomica di Adolf Hitler.

Tornando al film,  Erik Poppe sceglie di raccontare in modo preciso e cadenzato gli eventi che vanno dal  9 all’11 aprile del 1940. La fuga dei governo norvegese del re con i suoi familiari ad Hamar, mentre l’ambasciatore tedesco di Norvegia Curt Bräuer (interpretato da Karl Markovics , che ricordiamo nel Il Falsario- Operazione Bernhard di Stefan Ruzowitzky, film vincitore dell’oscar per miglior film straniero nel 2007) si affanna ad evitare ulteriori scontri e vuole convincere il re ad accettare “la protezione del Reich”. Vediamo  i primi scontri tra l’esercito norvegese e i paracadutisti tedeschi e la violenza dei bombardamenti contro il governo norvegese e lo stesso Re. Non solo un film di argomento storico e bellico, ma un bellissimo affresco su come la scelta umanissima di una persona, nella fattispecie il Re si trovi a dover esercitare, con la consapevolezza che i suoi sudditi lo seguiranno, ma che molti potranno morire.
Inevitabile per noi italiani fare un paragone a scelte decisamente più scellerate da parte del nostro ultimo sovrano nell’ultimo conflitto mondiale. Il film di Poppe oltre a celebrare lo spirito e la forza della piccola nazione scandinava è anche un bellissimo esempio di cinema dove nulla è lasciato al caso, nei movimenti di macchina, nella scelta di un cast ineccepibile a cominciare dal protagonista, in tutto il suo insieme che trascina lo spettatore dentro una pagina di storia vera.
Poco prima della proiezione  il regista stesso, oltre a presentare la storia agli spettatori , ha raccontato come molti luoghi e lo stesso palazzo reale gli siano stati aperti (con sua sopresa) per girare il film, ed ha raccontato divertito un particolare episodio: “ Un giorno durante le riprese mi sono ritrovato nelle stanze del palazzo reale, con l’attuale Re che stava nell’altra stanza e che parlava a bassa voce, dicendo ad uno dei funzionari governativi che lo avevano cercato, che stavano girando un film e non poteva disturbare !“.
Basta questo piccolo divertente episodio a sintetizzare anche lo spirito con cui si è realizzato il film.
ALT FOR NORGE, “Tutto per la Norvegia” è il motto che dell’attuale sovrano Re Harald V, che fu coniato proprio da suo nonno,  Re Haakon VII, durante quei terribili giorni dove ebbe il coraggio di dire di No ad Adolf Hitler.
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