Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi): Recensione, per morire bene serve un professionista
22/11/2018 di Redazione
Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi), presentato all’ultima Festa del Cinema di Roma l’amara decisione di uno scrittore fallito aspirante suicida, che sceglie di morire per mano di un killer, solo per trovare in seguito l’amore, ma è troppo tardi e i contratti vanno rispettati.
Parte da questo divertente incipit una commedia, o meglio una black comedy classica nel più puro stile British, diretta da Tom Edmunds al suo esordio, Freya Mavor in quelli della giovane editor.
Il risultato, specie nella prima parte è un pioggia di risate, con battute ironiche, tanto cinismo, ma che purtroppo nonostante la durata perfetta per una commedia, 90 minuti, come una partita di calcio, dopo tanti goal segnati si addormenta un pò lasciando lo spettatore divertito, ma non troppo, o per coniare il termine di un’altra pellicola di prossima uscita: bene, ma non benissimo. Tuttavia resta un film pur sempre godibile, anche grazie allo straordinario Wilkison, in grado di alternare la lucidità del killer con delicate scenette familiari con la moglie, la quale è perfettamente al corrente del lavoro del marito e lo incoraggia.
Una ciambella riuscita senza buco, ma pure sempre un’ottima ciambella da assaggiare, anche perché di black comedy in realtà se ne vedono molto poche e perché scherzare con la morte fa sempre bene allo spirito.
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E se volete vedere gli attori giunti alla Festa del Cinema di Roma ecco le nostre interviste con il regista Tom Edmunds, Aneurin Barnard e Freya Mavor ecco il video: