Maleficent: Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer in conferenza stampa

08/10/2019 di Redazione

La conferenza stampa a Roma del film Maleficent – Signora del male. Le protagonisti Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer ci parlano dei temi trattati nel sequel.

Dopo l’anteprima del film Maleficent – Signora del male, le due attrici protagoniste, Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer ci hanno parlato dei loro personaggi. Approfondendo la moltitudine di temi trattati nel film. Un fantasy con un messaggio profondo e un cast straordinario. Per un pubblico di giovani e adulti.

Nonostante Maleficent sia un fantasy, protagoniste principali sono due personaggi femminili forti. Molto sfaccettati, pieni di malvagità che poi diventa bontà. E viceversa. Che cosa vi ha incuriosito e appassionato di queste figure?

Angelina Jolie: ”Sono due personaggi molto complessi. Queste è sicuramente una delle ragioni per cui ho voluto interpretarla. Per me la cosa interessante del film in generale è che non ci sono solo donne forti, ma anche degli uomini molto forti. Sono uomini che noi donne amiamo e da cui impariamo qualcosa. Ed entrambe queste interpretazioni rendono il film una storia che parla anche di diversità. E parlando di forza e di personaggi femminili ci sono tre donne che sono forti in tre modi completamente diversi. E quindi… le donne sono complicate.

Michelle Pfeiffer: Angie ha risposto alla perfezione. Mi dispiace che non ci sia Aurora (Elle Fanning) qui oggi. È vero: noi siamo tre donne molto potenti e molto forti in modo diverso. Da un certo punto di vista Aurora è la più forte, la più resistente e resiliente.

Conferenza stampa Maleficent - Angelina Jolie
Angelina Jolie

In questa storia si ragiona anche sulla dimensione della maternità, intesa in maniera differente in base alle due protagoniste. Cosa pensate di questo aspetto del film?

Michelle Pfeiffer: io credo che per il mio personaggio Ingrith, questo sentimento sia legato al fatto che è la regina di Ulstead. Lei è e si sente veramente la madre del suo regno. Prende molto serialmente il suo ruolo. Ha giurato di proteggere il suo regno e gli abitanti e farà di tutto per mantenere questo giuramento. Credo che quando sei il leader ti ritrovi a fare dei sacrifici. E pensi che siano per un bene maggiore. Anche se si rivelano delle azioni terribili.

Angelina Jolie: io credo che Malefica diventa madre in modo strano, insolito. Lei pensava di non poter mai essere una madre e questo valeva anche per me. Io non pensavo da giovane di riuscire ad essere la madre di qualcuno. E forse anche mia mamma lo pensava. Si è terrorizzati e poi si impara così tanto. Malefica non pensa di poter essere la persona giusta per Aurora. È insicura sulla sua capacità di essere madre. È quest’insicurezza, questo tormento, che io ho trovato molto interessante. Perché essere madre le ha salvato la vita. Le ha dato equilibrio e stabilità. Essendo lei invece… particolarmente instabile.

Il lavoro d’attrice significa interpretare personaggi di un romanzo o realmente esistiti. Mentre con Maleficent ci troviamo in una favola. Ci sono state delle difficoltà nell’interpretare personaggi come questi?

Angelina Jolie: è molto divertente se devo essere onesta, è liberatorio per chiunque. Uno all’inizio pensa non voglio vestirmi come una fata gigante o una strega. Ma vi giuro che è uno dei più bei ruoli. Ti dà libertà. Hai le ali, le corna e puoi giocare con tutto questo. Essere un’attrice, aver interpretato anche questo ruolo alla fine della giornata, regala un’emozione vera. È connesso alla realtà. E quindi è bello quando la si interpreta.

Michelle Pfeiffer: sì, c’è sempre un approccio con la realtà. È tutto affrontato con umanità, è ciò che ci caratterizza. La cosa più difficile quando si crea un personaggio come una fata è infrangere le regole. Io nel film sono un essere umano. Quindi non è stato altrettanto divertente. Ma ciò che ho trovato più emozionante è stato renderlo multidimensionale. Sono indubbiamente un personaggio cattivo, devo far paura. Ho lavorato sodo: per certi versi è stato più difficile di altri ruoli. Più stancante fisicamente. Per i costumi e per il trucco. Ad esempio spostarsi continuamente da una teatro di posa all’altro. 

C’è una battuta di Ingrith in Maleficent su: che cos’è che rende una famiglia  una vera famiglia. E cosa vuol dire essere una vera madre. Anche se non c’è un legame di sangue. 

Angelina Jolie: io credo fermamente che la famiglia non dipenda solo dal sangue. E mi sento molto fortunata ad avere la famiglia che ho. E di poter essere la mamma dei miei figli. Ho imparato così tanto da ognuno di loro. Ovviamente Michelle nel film tocca queste mie corde, è intenzionale. Cerca di colpirmi su questo, ma credo che noi combattiamo e ci spingiamo fino a questo punto perché sentiamo entrambe di non essere soltanto madri di sangue. In realtà abbiamo la consapevolezza di essere due madri molto simili.

Il film è costruito su personaggi femminili forti. E il potere delle donne in qualsiasi epoca si rivela un potere importante. Rivoluzionario. Fondamentale dal punto di vista storico. Che effetto le fa nel film crescere, e coma a invecchiare con tutta questa grazia?

Michelle Pfeiffer: si sente dire spesso dalle persone: questo è il tuo vero figlio, tu sei la vera madre. È doloroso e anche segno di ignoranza. Io ho cercato di interpretarlo nel modo più semplice possibile. Invecchiare con grazia… non so, si fa del proprio meglio. C’è molta pressione sulle donne riguardo l’invecchiamento, è l’unica risposta saggia che le posso dare.

Conferenza stampa Maleficent - Michelle Pfeiffer
Michelle Pfeiffer

Nel film c’è un messaggio forte: un invito all’inclusione. I due regni che si uniscono sono profondamente diversi. Quanto è importante oggi anche per i giovani che andranno a vedere Maleficent questo tipo di messaggio?

Angelina Jolie: credo sia estremamente importante. Adesso più nuovi che mai. La nostra generazione di giovani è sempre connessa, più di prima. E i figli dei nostri figli lo saranno ancora di più. Basti pensare ai viaggi. Ai posti che si possono raggiungere adesso in aereo. O le informazioni che ci sono online. Come anche le amicizie che esistono sul web. Eppure c’è quasi un risorgimento che punta sull’odio e sulla divisione. Molte persone hanno successo politicamente facendo leva su quest’odio. É segno d’ignoranza e viene da questo quasi bisogno di allontanare il diverso. E non è mai una vittoria. Il mondo è un grande e meraviglioso mondo pieno di diversità. Persone differenti e culture differenti. Siamo più forti quando ci rendiamo conto di questo. Ci conosciamo e ci rispettiamo. Tutti noi sappiamo che la gente usa la paura per parlare male degli altri, ma infondo sappiamo anche di essere uguali. Sappiamo che il mondo dei nostri figli prospererà solo con l’accettazione.

Michelle Pfeiffer: ritengo che i più giovani arrivino in questo mondo con una maggiore tolleranza. Allo stesso tempo la parte intollerante dell’umanità, del genere umano, si fa sentire molto forte. Forse anche perché oggi di ha più spazio per dare voce alle proprie idee. Non può essere permesso. La diversità non è solo una forza, è un modo di sopravvivenza. Dobbiamo accettare questo, è il nostro mondo, il nostro pianeta. E capisco che faccia paura a volte. Ma dovremmo affrontarlo in maniera più filosofica. Credo le giovani generazioni ne stiano già parlando.

L’altro messaggio forte del film è quello ambientalista. Questa natura potente che si riafferma. Cosa pensate riguardo a questo? Poi, se avesse bacchetta magica o il bastone che ha la regina, che tipo di sortilegio vorreste fare?

Michelle Pfeiffer: vorrei un mondo più tollerante.

Angelina Jolie: Alla fine ambiente e tolleranza fanno parte di un unico quadro. Credo che Michelle abbia ragione. Un mondo dove ci sia più rispetto e più tolleranza. La gente è così incurante nei confronti della Terra e dell’ambiente. Non c’è rispetto per le popolazioni indigene. È tutto fatto in base ai propri affari. Per ignoranza, egoismo e crudeltà. Io credo che abbiamo molti messaggi in Malefica e che questo sia uno di quelli. Ma non diciamo che l’industrializzazione o l’urbanizzazione sia un male. Il personaggio di Michelle è il simbolo del nuovo, del mondo che cambia. E che può trasformarsi non solo in negativo. Lo vediamo anche qui a Roma. Ieri eravamo per le strade della città e abbiamo visto che c’è tanta Storia qui, tanta crescita e sviluppo. Nuove strade e nuove possibilità. Per non parlare della nuova politica. Si può trarre molta ispirazione. Poi vediamo cosa abbiamo fatto, dove ci ha portato questo sviluppo, come ci siamo arrivati. Pensiamo che forse siamo andati troppo oltre e abbiamo procurato dei danni. Spero che i giovani sentiranno questo messaggio. Che non è di vivere tutti nella natura, ma di crescere sapendo di poterne essere responsabili.

Essendo due attrici di così grande talento vi sarebbe piaciuto avere più scene insieme? Perché una scena ci è sembrata poco.

Angelina Jolie: si, sarebbe stato bello fare più scene insieme.

Michelle Pfeiffer: assolutamente sì.

Angelina Jolie: però era divertente anche sapere che ci stavamo avvicinando, che eravamo entrambe nella scena. Magari Michelle nel prossimo potrebbe anche rimetterti in piedi chi lo sa…

Conferenza stampa Maleficent - poster
Il poster del film

Le vere protagoniste di questo film sono tre donne. Ci sono anche gli uomini, ma i personaggi principali sono tre figure femminili. Questo è il risultato di una piccola rivoluzione ad Hollywood. Secondo voi le donne come attrici stanno conquistando più importanza?

Angelina Jolie: no. Sei anni fa eravamo io e Michelle. Eravamo sempre due donne nel film. Infatti anche il cattivo è una donna. Credo che per noi la cosa importante è che ci siano delle donne forti. Ma io spero che sarà apprezzata la forza della donna in modo diverso oggi. Spero che possa essere visibile anche in relazione ai nostri rapporti con gli uomini. Noi li amiamo, sono i nostri partner e abbiamo anche da imparare da loro. Nel film il personaggio di Aurora compie una scelta importantissima. Lei ama il principe, vuole una famiglia con lui e lotta con tutte le sue forze per questo. Lui stesso, il principe, e un brav’uomo. E credo che la cosa davvero importante sia questa.

Michelle Pfeiffer: trovo che Maleficent sia uscito nel momento più opportuno. Quello per cui combatte Aurora è un qualcosa di molto femminista, lei può avere tutto. È regina del suo regno, potrebbe avere forse due regni che si stanno unendo. Vuole creare una famiglia.

Angelina Jolie: c’è stata una scelta importante nello sviluppo della storia. E cioè che Aurora diventasse una donna forte, tosta. Una sorta di Giovanna D’Arco. Ma poi pensandoci ci siamo detti: no, non è Aurora. La sua forza è la sua dolcezza. È ora che anche la donna dolce e morbida rimanga così. E che queste caratteristiche diventino una forza. Ci sono molte forme diverse che definiscono una donna forte. Una mamma a casa che cresce i figli, se ne prende cura, legge le favore è una donna estremamente forte. Anche se la vediamo a casa a leggere favole. È estremamente importante che la forza non sia solo nel combattimento. O in un certo tipo di atteggiamento.

Fino a qualche decennio fa la Disney si pensava avesse avuto un leggero calo. Ma ora ultimamente sta di nuovo portando sullo schermo prodotti di successo. Il primo Maleficent ad esempio ha avuto molto successo, e sono sicuro che anche questo lo avrà. Secondo voi qual’è il fascino che questi due personaggi esercitano oggi sul pubblico?

Angelina Jolie: credo che ci sia qualcosa… dipende dal tipo di film, dalle scelte e dagli Studio della Disney. Ma credo che la Disney abbia fatto scelte coraggiose. Il primo lo è stata, anche trattare il tema del cattivo in modo diverso. Credo che ci sia tanto contenuto in questo mondo, sia come genitori che come spettatori. È un film Disney e quindi sappiamo che ci saranno alcune cose. E che altro tipo di cose invece saranno assenti. Ci saranno anche dei messaggi. Ed è una consapevolezza per gli spettatori e per i genitori che porteranno i loro figli al cinema.

Michelle Pfeiffer: ciò che ho amato del primo film e di questo è che le favole riflettono il tempo che noi viviamo. Parlano di internet e dei social media, i ragazzi sono esposti a molti contenuti. E io credo che Maleficent parli di questo per riflesso. Ricopre temi molto ampi. Parla del bene e del male in modo complesso e profondo. È questo che ha reso il primo film così fortunato, originale e speciale. C’è una sorta di area grigia, nei bambini spesso. Per molto tempo anche. Ci sono cose mischiate: cosa è giusto e cosa invece è sbagliato. E credo che attraverso la fiaba queste emozioni così complicate vengano chiarite e ben espresse. Io non avevo mai visto un fantasy così. E credo sia meraviglioso.

Conferenza stampa Maleficent - Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer 2
Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer

In questo film ci sono tanti temi: l’amore, la maternità, l’inclusione. Volevo sapere quale di questi temi l’ha più spinta ad accettare. Ad esempio per Angelica Jolie mi viene in mente il suo impegno per i rifugiati. E poi per Angelica Jolie se c’è qualcuno che le piacerebbe trasformare in una capra? Come succede nel film.

Angelina Jolie: a quest’ultima non rispondo. Più di qualcuno. Quando ero giovane ero molto attirata da questo copione e da questo personaggio. Nella prima sceneggiatura, quando io c’ero già dentro, era poi stata la scelta di Michelle di raggiungerci in qualche modo in questo franchising a convincermi. Io ero molto attirata dal tema della differenza. Non solo come concetto di diversità. E non solo per il mio rapporto con le nazioni unite. Ma credo che per chiunque che si sia sentito diverso, che non sia stato accettato. Penso che molti abbiano vissuto quest’esperienza nel mondo. Malefica, ad esempio, non è abbastanza buona, viene allontanata perché è diversa. Io mi arrabbio molto davanti a queste cose. Invece di vedere la bellezza della diversità e di capire quanto ognuno di noi può imparare dall’altro, abbiamo paura. Rifiutiamo la diversità, quindi credo che il messaggio migliore nella storia sia non allontanare, ma abbracciare la diversità. Essere se stessi. Credo che l’accettazione sia il senso di questa storia.

Michelle Pfeiffer: io ho amato il primo film. Ero molto emozionata di lavorare con Angelina ed Elle. Ho amato la sceneggiatura e il mio personaggio. E la sua evoluzione. Sapevo che mi sarei divertita. E sapevo, avendo visto il primo Maleficent, che molto spesso si ha un’idea, una visione di ciò che si vedrà sullo schermo. Ma poi viene fuori un qualcosa di diverso. Credo comunque che sia un progetto molto speciale. Penso che temi come la famiglia, la diversità, la tolleranza o il rispetto del pianeta siano tutti temi molto importanti. Forse anche il fatto che le risorse non dureranno per sempre sulla Terra.

Dei tanti costumi che indossate in Maleficent qual’è il vostro preferito?

Angelina Jolie: quelli di Michelle erano fantastici.

Michelle Pfeiffer: ho adorato quello della battaglia finale. Straordinario, ma molto scomodo.

Angelina Jolie: io credo che il mio sia stato quello della cena. L’idea di mettere tutti quegli uccelli morti mi ha entusiasmato!

Qualcuno ha detto che nei film Disney è semplice differenziare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Ma credo che la vera rivoluzione nella Disney adesso sia la complessità del male. Delle sue forme e dei motivi che portano ad agire in un certo modo.

Michelle Pfeiffer: è ciò che mi era piaciuto nel primo Maleficent, che si è riaffermato nel secondo. È sempre interessante interpretare il cattivo di un film. Ma l’importante è cercare di trovare l’umanità in quei personaggi. Da piccoli ai bambini dicono: devi essere bravo, devi essere buono. Ma la verità è che noi siamo un insieme di tanti sentimenti, tante emozioni. Inizialmente da piccoli non sappiamo neanche che cosa voglia dire. Tutti abbiamo due lati, uno positivo e uno negativo. I bambini crescono e a volte provano vergogna anche solo per cosa pensano. Maleficent è una grande definizione della natura umana.

Angelina Jolie: certe volte il cattivo e un comportamento errato hanno il suo fascino. Credo che questa sia una cosa complessa da spiegare ai bambini. Un genitore deve stare molto attento. In questo film Michelle è cattiva, sembra una leader, una donna tosta, una persona da seguire. Ma noi con Maleficent vogliamo spiegare che lei ha paura, è animata dalla paura, non è potente, è una vigliacca. Le persone che sembrano avere il controllo, essere i capi, tosti, i boss, molto spesso agiscono solo per paura. Per debolezza. Nonostante Malefica abbia le corna, sembri cattiva e può sembrare che faccia paura, in realtà è piena di bontà. Agisce per il bene altrui e per uno superiore

Share this article