L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story: Recensione 2×04
13/02/2018 di Redazione

L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story è tornato su Fox Crime con il quarto episodio dove assistiamo al primo omicidio di Andrew Cunanan a Minneapolis.
E’ andato in onda venerdì 9 Febbraio la 2×04 di L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story, in Italia trasmesso da Fox Crime in esclusiva. Continua la scoperta del personaggio di Andrew Cunanan, un ragazzo ordinario che si trasforma in un mostro omicida. Come per la 2×03, non si fa alcuna menzione a Gianni Versace e al suo assassinio. Infatti, come accaduto nella prima stagione di American Crime Story, il vero protagonista della serie è l’assassino e non la vittima.

L’episodio de L’assassinio di Gianni Versace inizia li dove tutto è cominciato, nell’Aprile del 1997 a Minneapolis. Andrew vive insieme al giovane architetto David Madson, un ragazzo con cui ha una relazione da circa un anno e mezzo. Durante quella che sembrerebbe una serata qualsiasi, Andrew invita nel loro appartamento il suo amico e forse anche ex Jeff Trail. La relazione trai tre è molto strana. David e Jeff avrebbero una relazione, di conseguenza Andrew sarebbe geloso, ma di chi dei due? Nel condominio in cui vivono il citofono non permette di aprire il portone (elemento che viene più volte citato anche dai poliziotti come “strano”) per questo David va ad aprire a Jeff. Proprio quest’ultimo gli confida di essere andato li per riprendi qualcosa che Andrew ha rubato, la sua pistola. Il ragazzo però appena entra nell’appartamento viene aggredito da Andrew che lo uccide con un martello. David, sotto shock, non sa cosa fare ma soprattutto non sa chi si ritrova davanti.

American Crime Story: Recensione 2×04 a pagina 2
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