L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story: Recensione 2×08

17/03/2018 di Redazione

Su Fox Crime è andato in onda il penultimo episodio de L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story. Uno sguardo all’infanzia dello stilista e uno più dettagliato sulle origini del suo assassino.

 
La fine de L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story si avvicina e durante la 2×08 abbiamo scoperto di più sull’infanzia prima e sull’adolescenza poi di Andrew Cunanan. L’episodio inizia con un salto negli anni ’50, esattamente in Calabria, dove Gianni Versace ha vissuto la sua infanzia e da dove proviene la sua famiglia. Figlio di una sarta, già da piccolo capisce che la sua vera passione è la moda e per questo viene deriso dai suoi compagni di scuola e incompreso dalla maestra. Ma a catturare l’attenzione è il modo in cui la madre spinge Gianni ad inseguire i suoi sogni e come lei lo incita a non farsi fermare dai pregiudizi, mettendo il figlio sulla strada della sartoria. La madre di Gianni Versace appare come una donna determinata ed anche emancipata rispetto ai canoni dell’Italia del dopo guerra, che ama suo figlio e con tanta dolcezza lo aiuta a realizzare il suo più grande sogno. Una figura che entra in contrasto con quella che è la madre di Andrew Cunanan.
American Crime Story

American Crime Story: Recensione 2×08: La prima ossessione

Dopo l’infanzia di Gianni Versace, American Crime Story si sposta agli anni ’80 in California, dove un bambino di nome Andrew Cunanan sta per trasferirsi insieme alla sua famiglia in un quartiere benestante. Ed è proprio il concetto di famiglia che, ancora una volta, entra in contrasto tra vittima e assassino. Andrew viene assalito dalla figura di un padre ossessionato dal potere e dai soldi, che non fa altro che idolatrare il figlio con valori sbagliati. Padre di quattro figli, Modesto Cunanan in tutto l’episodio lascia in disparte i ragazzi più grandi per dedicare tutto il suo tempo in una “relazione” al limite della malattia con suo figlio Andrew. Una figura sbagliata che non sa amare ma solo giostrare le persone per raggiungere i suoi scopi, proprio come farà suo figlio. In American Crime Story abbiamo già conosciuto la madre di Cunanan, ma ora si approfondisce di più la sua indole debole e fragile, accentuata dalla relazione con un marito violento.

American Crime Story

In questo episodio di American Crime Story ci hanno presentato forse uno dei motivi che hanno trasformato un semplice bambino californiano, un ragazzo omosessuale a cui piace mettersi in mostra in uno spietato assassino. Ciò che era il padre cosi è divenuto il figlio. Lo spettatore assiste al momento in cui la vera natura di Andrew Cunanan esce fuori. Dopo essere fuggito dalla California per i guai con la giustizia, Modesto si trasferisce nelle Filippine abbandonando la sua famiglia. Andrew non crede che la figura più importante della sua vita lo abbia lasciato e lo raggiunge a Manila, proprio li durante una discussione col padre sta per avere il suo primo scatto d’ira violento ma riesce a fermarsi, forse ancora lucido.

Vai a pagina 2 per leggere la recensione della 2×08 di American Crime Story

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