L’Alienista – Recensione: Un thriller psicologico appassionante

19/04/2018 di Redazione

Dal 19 Aprile, In Italia, L’Alienista sarà disponibile su Netflix. Una serie tv thriller dai risvolti psicologici che vi terrà incollati allo schermo. La nostra recensione dei primi cinque episodi.

 
Su Netflix arriva la serie tv L’Alienista, un thriller psicologico tratto dai romanzi di Caleb Carr. Abbiamo recensito in anteprima il primo episodio della serie, “The Boy on the Bridge”, che ci ha presentato i suoi protagonisti e ci ha trasportati nella storia. Abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima i primi cinque episodi e le aspettative sono state largamente soddisfatte. Ecco la nostra recensione de L’alienista.

L’Alienista – Recensione:  Trama e storyline

L’Alienista

La serie è ambientata nella New York City cupa e corrotta del 1896, dove l’Alienista Laszlo Kreizler farà di tutto per trovare il serial killer che si cela dietro gli omicidi di alcuni ragazzini, ritrovati mutilati. Dalle indagini si scopre che i giovani si prostituiscono e molti elementi comuni porteranno il dottore sulla buona strada per trovare il responsabile. La storia di per sé è molto semplice: c’è un serial killer, un protagonista che indaga sugli omicidi e altri di contorno che ostacolano il suo percorso. Ma ad arricchire la storyline ci pensano i dettagli e il background dei personaggi, che fino alla quinta puntata non sono ancora del tutto noti allo spettatore. Il ritmo degli episodi è molto gradevole, né troppo incalzante da far perdere il filo né troppo lento da annoiare.

L’Alienista – Recensione: Cast e protagonisti

L’Alienista

Il protagonista della storia è il Dottor Laszlo Kreizler, appunto l’Alienista, interpretato da un bravissimo Daniel Brühl. Kreizler si occupa per l’appunto di malati mentali usando metodi per l’epoca moderni e poco convenzionali, che non vengono visti di buon occhio dalla società. Sia durante le sue indagini per scoprire l’identità del serial killer che nei colloqui con i suoi pazienti, Kreizler fa in modo di entrare in empatia con chi ha di fronte per cercare di immedesimarsi il più possibile e trovare una spiegazione ai gesti commessi dai pazienti. Un uomo che si concentra sul lavoro e lo fa con passione trasportando anche i suoi compagni. Nella squadra fanno parte il suo amico e illustratore  John Moore (Luke Evans) e la segretaria del commissario di Polizia Sara Howard, un’ottima Dakota Fanning. Entrambi i personaggi hanno un passato difficile e misterioso, ma ciascuno lo affronta in modo diverso. Il personaggio di Sara Howard è quello che balza subito agli occhi dello spettatore, perché rappresenta l’era in cui vive, dove il tradizionalismo cede il passo al moderno. Infatti, la giovane è intraprendente, determinata e soprattutto ambiziosa. Non ha paura di mettersi in gioco e il suo ruolo nelle ricerche dell’Alienista è al pari degli uomini.
Tra i protagonisti ci sono anche i giovani detective Isaacson, due gemelli che aiuteranno l’Alienista grazie ai loro metodi forensi “di ultima generazione”, e il Commissario Theodore Roosevelt, futuro Presidente degli Stati Uniti, che si ribella al lato corrotto della Polizia. Un cast completo e affiatato che rende la serie tv ancora più piacevole.

L’Alienista – Recensione: Impressioni

L’Alienista ha il dono di intrattenere lo spettatore per tutta la durata degli episodi e non annoia. Gli elementi di un thriller ci sono tutti e la storia è molto appassionante, grazie anche al fattore psicologico che rende molto più interessante la trama. Ottima la regia e la fotografia che catapultano noi spettatori nella New York City dai toni cupi e corrotti. Forse ciò che manca è un pizzico di mistero e suspense in più. Insomma gli amanti di questo genere non rimarranno delusi da L’Alienista.
 

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