Joker – Wild Card: Ovvero come fuggire da Las Vegas e vivere felice

Jason Statham è l’intenso protagonista di “Joker – Wild Card”, un film che non parla soltanto di poker e mani sul tavolo verde ma soprattutto di sogni e determinazione. Lo riviviamo in questo approfondimento.

Cosa succede quando vuoi lasciare Las Vegas con tutto il tuo cuore e vivere felice a bordo di una barca a vela nel cuore del Mediterraneo? Succede che ti metti di impegno e guadagni dollaro dopo dollaro per realizzare il tuo sogno. Nick Wild, la carta selvaggia del titolo di “Joker – Wild Card” con alla regia Simon West, lo fa da anni. Uno chaperon che a Las Vegas accompagna i ricchi giocatori in giro per i casinò. Un’ombra, ma con le spalle e i muscoli di Jason Statham che li protegge dai malintenzionati. Ovviamente non da loro stessi, mica è uno psicologo.
 
La sceneggiatura di “Joker – Wild Card” è stata affidata a William Goldman che è anche l’autore del romanzo Heat, di cui la pellicola d’azione ne è l’adattamento cinematografico. Ma attenzione a definirla solo una storia di pugni e di vendetta per procura. Perché Jason Statham che qui ricalca le orme di Burt Reynolds nel film del 1984 dal titolo Black Jack, ha anche una dimensione interiore piuttosto profonda. Non è che mena pugni a casaccio e neppure vorrebbe farlo, tra l’altro, visto che il suo obiettivo, come scopriamo fin dall’inizio, è quello di mettere da parte i 500mila dollari necessari per una vacanza di cinque anni nel Mediterraneo. In Corsica per la precisione.
 
Le cose ovviamente non vanno per il verso giusto e la ragazza da salvare chiede aiuto a Nick che nella sua biografia ha un curriculum da ex marine, per punire un pidocchioso boss locale. Nick ci pensa, ma neppure poi tanto e si mette all’opera. Il conflitto interiore tra la realizzazione del sogno e i dettami etici è messo in campo con abilità dalla sceneggiatura di Goldman che trasporta lo spettatore nell’ambiguità di un personaggio, Nick, che sente su di sé il peso di una responsabilità di cui farebbe volentieri a meno. La questione si risolve alla maniera di Statham che con posa ceneri, carte di credito usate come shuriken, calci e pugni si fa largo tra il boss e suoi scagnozzi incaricati di ucciderlo.

Joker – Wild Card, quando la mano si gioca tutta in una notte


 
La ragazza, su consiglio di Nick, si dà alla fuga. Lui no e la narrazione in “Joker – Wild Card” segue il protagonista lungo il classico tutto-in-una-notte tipico di tanti film che hanno per ambientazione Las Vegas. In tutto questo non manca neppure un’improbabile alleato, ragazzo per bene, dallo sguardo da cucciolo con una predilezione per l’acqua minerale e le piccole puntate.
 
Il contrasto tra i due personaggi funziona molto bene e quando tutto sembra ormai perduto non resta a Nick che fare quello che fanno tutti a Las Vegas: sedersi al tavolo di un casinò e giocare. Certo forse sarebbe stato più semplice per Nick, meno impegnativo e senz’altro più sicuro per lui provare oggi in uno dei tanti casinò di gaming online come SportPesa, dove i tavoli virtuali del blackjack offrono tutto il divertimento e l’adrenalina di un casinò terrestre. Dopotutto oggi il gaming online è particolarmente diffuso e nuovi operatori  offrono ai propri utenti una grande varietà di giochi da casinò tra cui il blackjack e tanti altri.
 
Ma le regole della narrazione impongono ben altro e allora Nick tenta la fortuna in un casinò terrestre come ce ne sono tanti a Las Vegas. Ma non tra le scintillanti sale piene di luci e slot machine e colori e persone del Ceasars o del Bellagio, no, il nostro protagonista si siede ai tavoli di un piccolo casinò, dove i giocatori non fanno di certo fatica per trovare una sedia a disposizione e mettersi a giocare. La partita a blackjack è bella da vedere e adrenalinica, nonostante non succeda nulla. Nulla nello stile di Jason Statham.

Jason Statham è il protagonista di “Joker – Wild Card”

Ed è proprio questo il merito della sceneggiatura di Goldman in “Joker – Wild Card”. L’aver creato un personaggio complesso, tormentato che pur non bevendo in quantità colossali come Nicolas Cage in Via da Las Vegas e pur non avendo la brillante sfacciataggine di George Clooeny nella serie di Ocean convince in questa interpretazione.
 
Il resto dipende tutto dalla fortuna. Come succede da sempre a Las Vegas.
 
 
 
 
 

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