Gene Wilder e la sua ultima intervista, testamento iconico della sua grande comicità

Gene Wilder e la sua ultima intervista: da Willy Wonka passando per Mel Brooks, Frankenstei Junior e la decisione di ritirarsi dalle scene

Nella sua ultima intervista televisiva rilasciataper Turner Classic Movies al centro culturale 92nd Street Y, situato nell’Upper East Side di New York, nel 2013, Wilder ripercorre in maniera lucida e schie
Gene Wilder lo ricorderemo per sempre nei suoi ruoli iconici; personaggi come Willy Wonka e il Dr. Frankenstin, rimarranno per sempre nel nostro cuore e anche lui li ricorda con piacere in questa sua ultima intervista. L’attore infatti si accostò al teatro e successivamente al cinema un po’ per caso e solo col tempo il trittico di successi Per favore non uccidete le vecchiette, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato e Frankenstein Junior lo rese personaggio noto a livello mondiale nonchè re indiscusso della commedia americana.
Il morbo di Alzheimer, da cui era affetto da tempo lo ha progressivamente reso sempre meno abile e capace di poter rendere sulla scena, ma nelle interviste la sua verve comica lo rendeva ancora inimitabile e sebbene in quest’ultima appaia un po’ stanco e affaticato nulla poteva impedirlo da dispensare aneddoti, chicche e perle di comicità pura. La sua memoria era vivida e vibrante come sempre.
willy wonka
Wilder ha dato la sua ultima grande intervista pubblica nella trasmissione condotta da Robert Osborne, Turner Classic Movies il 12 Giugno 2013, un giorno dopo il suo 80esimo compleanno. Durante l’ampia conversazione, con Wilder si sono toccati i punti salienti della sua carriera, i progetti che ha più amato, il suo rapporto di lavoro con Mel Brooks e Richard Pryor, e ciò che lo ha portato a ritirarsi dalle scene 10 anni prim,a a 70 anni
Ecco alcuni dei punti più interessanti; in calce potrete gustarvi l’originale, una vera gemma preziosa della durata di circa 29 minuti.

Qual’è stata la p
iù grande idea errata che hanno avuto su di te?

Che comico, che ragazzo divertente, tutta quella roba! E io non lo sono. Io non lo sono davvero. Tranne che in una commedia, in un film. Faccio ridere mia moglie una o due volte al giorno in casa, ma niente di speciale. Quando le persone mi vedono in un film e mi trovano divertente, poi si fermano e dicono cose a me su “quanto divertente sei stato in quella o quell’altra scena”. Ma io non credo di essere così divertente. Credo di poterlo essere solamente in un film


Perchè non la vediamo recitare in un film da oltre un decennio?

Le grida delle folle entusiaste, il clamore del film, il bombardamento mediatico, e dopo un po ‘, tutto di colpo spariva. E di tanto in tanto, c’era un film bello, un buon film, ma non più molti … Se arriva qualcosa che è veramente buono e penso che sarebbe un bene per esso interpretarlo, sarei felice di farlo. Ma ultimamente niente di questo è avvenuto. Voglio dire, la situazione si è verificata per i primi, non so, 15, 18 film, ma non è che io ne abbia recitati così tanti. Poi non è che io volessi fare il tipo di film comici spazzatura che mi venivano proposti o che ultimamente vedevo. Non volevo fare assolutamente film in 3D, per esempio. Neanche quelli in cui ci sono solo effetti speciali, urla e grida. Così tante grida che è difficile comprendere il film stesso. Se qualcuno dice ‘Oh, va’ a farti fottere, ‘bene, se chi lo pronuncia ha una certa importanza scenica e bravura attoriale posso capirlo. Ma se vai a guardare alcuni film, perchè non si possono verificare semplicemente scene in cui ci si ferma a parlare o semplicemente si parla, invece di inveire e gridare? Cio mi ha progressivamente allontanato dalle scene
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Cosa ti ha portato ad interpretare Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato ?

Ho pensato che la sceneggiatura era molto buona, ma mancava qualcosa. Nel film io volevo uscire con un bastone, muovermi e scendere lentamente, infilare il bastone in uno dei mattoni, alzarmi, cadere, rotolare, e tutti in seguito che ridono e applaudono delle mie gesta. Il regista mi chiese: “Per cosa avevi pensato a questo personaggio?  Ho detto si , ho accettato il ruolo, perché, da questo momento in poi, nessuno saprà se sto mentendo o dicendo la verità. E poi, quel remake, Tim Burton, il film non lo dovevano rifare. Ha rovinato quel piccolo capolavoro che è stato a suo tempo il film di Mel (Stuart).

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