Game of Thrones: George R.R Martin parla del finale dello show e degli attesi ultimi libri

Game of Thrones è terminato per quanto riguarda lo show televisivo, ma il papà della saga George R.R Martin ha voluto lanciare un messaggio sul finale e sugli ultimi due attesissimi libri.

George R.R. Martin è probabilmente l’uomo più invocato delle ultime 48 ore. Subito dopo la messa in onda del finale le scelte narrative di David Benioff e Dan Weiss non rispecchierebbero lo spirito dei libri.

Il geniale autore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e produttore di Game of Thrones ha quindi voluto dire la sua sul suo blog, parlando anche dei suoi prossimi progetti televisivi e soprattutto degli ultimi due libri attesi ormai da anni dai fan. Sul finale ancora una volta risponde in modo ambiguo sulla sua comparazione con quello che abbiamo visto sullo schermo.

George R.R Martin con l’Emmy vinto da Game of Thrones

Questa la traduzione del post di commiato di George R.R Martin sul suo blog:

L’ultima notte, l’ultima puntata. Dopo otto epiche stagioni, la serie del Trono di Spade della HBO è giunta al termine.

È difficile credere che sia finita, se devo essere sincero. Gli anni sono passati in un batter d’occhio. È possibile che sia passato più di un decennio da quando il mio manager Vince Gerardis ha organizzato un incontro al Palm di LA, mi sono seduto per la prima volta con David Benioff e D.B. Weiss per un pranzo che è proseguito ben oltre la cena? Ricordo di avergli chiesto se sapevano chi era la madre di Jon Snow. Fortunatamente, lo sapevano.

Così ha avuto inizio. E ieri sera è finito.

Non avevo alcuna idea, quel giorno al Palm, che mi stavo per imbarcare per un viaggio che mi avrebbe cambiato la vita. Avevo ceduto i diritti di libri e storie per la tv e il cinema prima, alcuni erano arrivati sullo schermo, ma non potevo sapere che questa volta sarebbe stato diverso, che questo pilot non solo sarebbe stato girato ma sarebbe diventata la serie di maggior successo nella storia della HBO, con un numero record di Emmy, che sarebbe diventata la serie più popolare (e piratata) al mondo, e che avrebbe trasformato un gruppo di attori di talento (ma in gran parte sconosciuti) in grandi celebrità e star. Ancor meno, avrei immaginato che io sarei diventato una specie di celebrità, e se devo essere sincero, non ho ancora idea di come sia successo. È stata una corsa selvaggia, come minimo.

Voglio ringraziare delle persone, ma sono troppe. C’erano 42 attori alla premiere dell’ottava stagione a New York City, e non erano tutti. E poi la troupe, meno visibile del cast ma non meno importante. Hanno lavorato alla serie alcune persone davvero incredibili. David & Dan hanno messo insieme un team di fuoriclasse. Anche i registi sono stati incredibili. Dovrei iniziare a fare nomi ma poi ne dimenticherei qualcuno, sono davvero tanti. Ma devo menzionare David Benioff, Dan Weiss, Bryan Cogman (la terza testa del drago, come ho detto recentemente in un pezzo dedicatogli su Vanity Fair), e ovviamente il grande team della HBO, guidato da Richard Plepler. Qualsiasi altro network non avrebbe reso Game of Thrones quello che è. La maggior parte degli altri network non avrebbero proprio iniziato a fare la serie.

Potrei andare avanti molto, e l’ho fatto, visto che ho scritto questo post nella mia testa, ma c’è veramente troppo da dire. Salutarsi è una pena così dolce, come ha scritto il Bardo. Nelle settimane e nei mesi a venire potrei postare alcuni dei miei momenti preferiti occorsi durante la realizzazione di questa serie, sono nostalgico. Ma ora, ci sono davvero troppi ricordi e non c’è tempo per render loro giustizia.

Lasciatemi dire questo – ieri sera c’è stata una conclusione, ma anche un inizio. Nessuno ha intenzione di ritirarsi. David e Dan stanno lavorando a Star Wars e ad altri progetti. Amazon ha acchiappato Bryan Cogman e gli farà sviluppare progetti tutti suoi, oltre che il loro grande progetto su Tolkien. Il nostro grande cast è sparso ai quattro venti, li vedrete da tutte le parti negli anni a venire, tra cinema e tv. I nostri registi sono già molto impegnati. E sospetto che non sarà l’ultima volta che vedrete Westeros in televisione, anche se dipenderà molto da come andranno alcune di queste serie “a seguire” che stiamo sviluppando.

E io? Sono ancora qui, sono ancora impegnato. Come produttore, sto sviluppando cinque serie per la HBO (alcune non hanno nulla a che vedere con Westeros), due per HULU, una per History Channel. Sono coinvolto in una serie di film, alcuni basati su storie e libri miei, altri su materiali creati da altri. Ci sono dei cortometraggi che mi piacerebbe fare, adattamenti di storie classiche di uno dei più grandi, strani e brillanti scrittori di genere mai esistiti. Sono stato consulente su un videogioco giapponese. E poi c’è la Meow Wolf…

E sto scrivendo. L’inverno sta arrivando, quello che vi ho detto molto tempo fa sta accadendo. Sono in ritardo con The Winds of Winter, lo so, ma sto per completarlo. Non posso dirvi quando, ma lo finirò, e poi ci sarà A Dream of Spring.

Sento che state per chiedermi: come finirà? Avranno lo stesso finale della serie? Sì. E no. E sì. E no. sì. E no. E sì. Non dimenticate che il mio lavoro è molto diverso da quello di Benioff e Weiss”.

Loro avevano solo sei ore a disposizione, mentre io vorrei che gli ultimi due libri riempiano almeno 3.000 pagine, e se serviranno altre pagine allora le scriverò. E ci sarà l’effetto farfalla: chi segue il mio blog sa che ne parlo da molto tempo. Alcuni personaggi del libro non sono mai arrivati sullo schermo, altri sono morti nello show ma vivono ancora nei libri… quindi se non altro i lettori sapranno cosa è successo a Jeyne Poole, Lady Stoneheart, Penny e il suo maiale, Skahaz Shavepate, Arianne Martell, Darkstar, Victarion Greyjoy, Ser Garlan, Aegon VI e a tutta una miriade di personaggi grandi e piccoli che gli spettatori della serie non hanno mai avuto la possibilità di incontrare. E sì, ci saranno anche gli unicorni… in un certo qual modo… 


Quale sarà il “vero” finale? Che domanda stupida! Quanti figli ha avuto Rossella O’Hara? Io scriverò e voi leggerete. Poi ognuno potrà decidere da solo e discuterne su Internet”.

Abbiamo quindi la conferma che probabilmente si arriverà alla medesima conclusione, anche se questo non è così scontato come si evince dalle parole di George R.R Martin. L’unica certezza è che i libri arriveranno alla fine in modo diverso da Game of Thrones, chissà se a quel punto i fan e lettori scontenti potranno apprezzare pienamente la conclusione di questo straordinario viaggio.

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