Francis Ford Coppola tuona contro Marvel: “Sono film spregevoli”
21/10/2019 di Redazione
Dopo Martin Scorsese, che ha espresso un parere piuttosto negativo sui film Marvel, paragonandoli addirittura a parchi a tema e definendoli qualcosa di molto lontano dal cinema, è il turno di Francis Ford Coppola.
Anche Francis Ford Coppola si è scagliato contro i film della Marvel e l’intero universo DC Comics, che se vanta milioni di fan e appassionati in tutto il mondo, è effettivamente poco considerato dagli addetti ai lavori del settore. In primis proprio i due grandi cineasti statunitensi, stando alle loro dichiarazioni.
Francis Ford Coppola la pensa come Martin Scorsese
Martin Scorsese aveva ragione quando ha detto che i film della Marvel non appartengono al cinema. Dal cinema ci aspettiamo di imparare qualcosa, di ricevere un po’ di illuminazione, un po’ di conoscenza, un po ‘di ispirazione.
Queste le pesanti parole pronunciate dal regista che ha fatto la storia del cinema con capolavori universalmente riconosciuti come Il padrino, Apocalypse Now e Dracula di Bram Stoker (per fare solo tre illustri nomi della sua immensa filmografia di sceneggiatore, regista e produttore). Anzi, ci è anche andato giù più pesante rispetto al collega di Toro scatenato, The Aviator, The Wolf of Wall Street. Nelle dichiarazioni rilasciate nel corso della premiazione del Prix Lumiere a Lione ha utilizzato addirittura l’aggettivo: spregevoli.
Il cinema è molto cambiato rispetto agli anni Settante e Ottanta. L’universo Marvel e DC Comics risponde a nuove esigenze narrative del pubblico ma anche alle nuove esigenze del mercato, che soffre in termini di incassi. I classici, l’avanguardia, rappresentano un modo di fare cinema per certi versi lontano da quello di oggi, dove il mondo dei supereroi trova uno spazio sempre più crescente. E l’universo si è anche molto ampliato, andando ad inglobare realtà come i fumetti, le serie tv, i videogiochi, le app, i social. Tutto un apparato commerciale e mediatico fortemente iconico, impensabile fino a qualche decennio fa, quando le cose erano molto diverse così come lo era anche la figura del regista.
Grandi professionisti come Scorsese e Ford Coppola sono senza dubbio coscienti di questa nuova tendenza, da cui non si torna indietro. E da qui scaturisce la critica aspra, che parte in realtà da un elemento molto semplice e vecchio come il mondo. Le maschere e i supereroi servono comunque a raccontare il reale, il contemporaneo ed è strano che questa “regola” faccia ancora così tanto scalpore.
La risposta di James Gunn
Il cinema è figlio del proprio tempo. Ecco perché James Gunn (regista di Guardiani della Galassia e Suicide Squad) ci ha tenuto a rispondere alle critiche avanzate dai due illustri colleghi.
In passato anche i film di Coppola e Scorsese, parlando di gangster, furono denigrati dalle generazioni precedenti. Visto come è andata, possiamo essere soddisfatti.